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Verissimo, "abbiamo sbagliato". Signorini, clamoroso davanti alla Toffanin

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Un pesantissimo mea culpa, quello di Alfonso Signorini. E per di più davanti alle telecamere, intervistato da Silvia Toffanin nel salotto di Verissimo, su Canale 5. Il conduttore del Grande Fratello Vip era finito nella bufera la scorsa stagione, bacchettato di fatto da Pier Silvio Berlusconi (ad di Mediaset e, tra l'altro, compagno della stessa Toffanin) che aveva imposto a tutto il gruppo una linea meno trash e sguaiata. Signorini è stato tra i primi ad adeguarsi, Barbara D'Urso ci ha rimesso addirittura il posto. 

L'ex direttore di Chi, che quest'anno sarà accompagnato sul palco da Cesara Buonamici, riconosce l'errore e presenta l'edizione che partirà questa sera, sempre su Canale 5: "Complice chiaramente anche i suggerimenti dell'editore, che sono stati preziosi, abbiamo voluto dare un ritorno alla normalità. C'era un gran bisogno di normalità. Punto di forza del programma sono le persone comuni, che ritornano alla grande. Hanno delle storie bellissime da raccontare, hanno tanta voglia di raccontarsi e di raccontare. A parte un paio di loro, che sono curiosi di vedere come va, gli altri mi hanno detto che torneranno alla loro attività dopo il Grande Fratello. In Italia c'è ancora chi si sveglia alle 6 per andare al lavoro e non vive la sua vita dietro a uno smartphone. Mi hanno risposto che per i social non hanno tempo e io sono stato felice".

 

 

 

Quindi le scuse, significative, per quanto accaduto pochi mesi fa: "Bisogna riconoscerlo. Abbiamo sbagliato il cast lo scorso anno, questa cosa si deve ammettere. Ho vissuto un grande disagio durante le dirette. Sono arrivato a dire in diretta a queste persone 'siete talmente respingenti che anch'io quando vi vedo mi viene da cambiare canale'. Quando, oltre a me, anche l'azienda ha esposto pubblicamente le sue perplessità ho fatto un sospiro di sollievo – ha raccontato Signorini –. Occorreva resettare. Si è dato troppo spago alla volgarità, non solo espressiva ma anche degli atteggiamenti. Tutto questo è stata colpa non solo di chi l'ha interpretata ma anche nostra che l'abbiamo promossa. Ho avuto modo di scusarmi, perché ci metto io la faccia. Occorreva prendere le distanze da tutto questo e si è tradotto in questo bisogno di normalità".

 

 

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