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Sapore di mare, la nostalgia di Rete 4 premiata dallo share

Klaus Davi
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CHI SALE (“Sapore di Mare”) In un giovedì movimentato che oscilla tra lo sport sul campo (Paralimpiadi, barca a vela, Conference League) e i dossier scottanti di Gioco Sporco su Italia 1, il dato che spicca è la performance di un film ambientato nel 1964 che Rete 4 manda in onda forse provocatoriamente in prima serata. Un test che è di marketing, ma se vogliamo anche sociale e politico. Iniziamo dai numeri: il film sfiora il 6% di share medio con punte del 10%. La storia è più che conosciuta: a Forte dei Marmi si intrecciano vite, passioni e vacanze di quattro famiglie italiane normalissime. Ci pensa uno dei protagonisti, Jerry Calà, a raccontare in ogni occasione come quel tipo di narrazione fosse schifata dalla critica gauchista. La sociologia e l’Auditel danno pienamente ragione all’attore. A esser una forzatura peró non era il Belpaese guascone, ma sicuramente maggioritario raffigurato dalle gag dei fratelli Vanzina, ma il voler imporre a tutti i costi- da parte di una minoranza - un’immagine artefatta e ideologica di una società che si voleva a una sola dimensione, per parafrasare Herbert Marcuse. I dati d’ascolto in tv danno ragione a chi si ribellava a quel diktat culturale radical chic e anche se è solo una magra consolazione, il successo di pubblico di questo film dopo oltre mezzo secolo può considerarsi come una piccola rivincita per il “popolo bue” .

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