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Emilia Romagna, Federico Pizzarotti: "Colpo mortale al M5s. Cosa faranno adesso nel governo"

Giulio Bucchi
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Anche Federico Pizzarotti balla sulle macerie del Movimento 5 Stelle nelle regionali in Emilia Romagna. Il sindaco di Parma, ex grillino, ha sostenuto con convinzione il governatore Pd uscente Stefano Bonaccini e incassata la vittoria assiste con perfida gioia al tracollo del suo ex partito. Il candidato Simone Benini si è fermato sotto il 4%, in quella che il braccio destro di Casaleggio Max Bugani ha già definito la "Waterloo" dei pentastellati. "Il Movimento è nato in Emilia Romagna nel 2007 e qui riceve oggi un colpo mortale", assicura Pizzarotti in un'intervista a Repubblica. "Chi vive qui questa cosa la sentiva - spiega l'ex Capitan Pizza, che oggi corre in proprio -. Il Movimento ha fatto fatica a trovare i candidati, ha fatto una campagna elettorale inesistente, soprattutto non aveva più niente da dire. Nessun tema da portare avanti, nessuno slogan da proporre".   Leggi anche: "Perché siamo soddisfatti". Il disastro M5s in queste parole del candidato Benini Il motivo, secondo il primo cittadino di Parma, è che i 5 Stelle "sono stati al governo con tutto e il contrario di tutto. Senza combinare niente. Il reddito di cittadinanza non è servito a far aumentare i posti di lavoro, come avevano promesso" e "aver annunciato di aver abolito la povertà dimostra come non abbiano il senso della misura e il senso delle istituzioni". Rispetto alle origini, oggi la differenza sta nel fatto che "i parlamentari non hanno nessuna intenzione di andare a casa. Cercheranno in ogni modo di restare attaccati a questo governo e intanto elaborare una strategia di sopravvivenza. Perché se andassero al voto politico adesso, scomparirebbero".

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