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Mafia Capitale, si dimettono Coratti (Pd), Gramazio (Forza Italia). La voce: "Presto nuovi arresti"

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michele deroma
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La politica romana sta subendo i primi effetti di Mafia Capitale, lo scandalo che ha portato alla luce collegamenti tra il Campidoglio e gli ambienti di stampo mafioso e criminale, tramite la presenza di Massimo Carminati. Da destra a sinistra, stanno arrivando le dimissioni di numerosi esponenti politici, mentre, come rivela Il Messaggero, nei prossimi giorni potrebbero esserci nuovi arresti. Gramazio - Si è dimesso Luca Gramazio, capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale del Lazio. "Intendo dedicarmi alla difesa della mia onorabilità e della mia storia politica, che è caratterizzata da coerenza, impegno sociale e lealtà: principi che mi sono stati insegnati e ai quali mi sono sempre ispirato. Mantenendo la mia posizione", aggiunge Gramazio, "potrei alimentare facili e strumentali polemiche che coinvolgerebbero anche il mio partito. Faccio un passo indietro. Resta inalterata la mia fiducia in una giustizia che possa far luce sulla verità". Coratti - Ha lasciato la propria carica anche Mirko Coratti (Pd), presidente del consiglio comunale romano. "Con sconcerto ho appreso che nei miei confronti è stata aperta un'indagine giudiziaria nell'ambito di una maxi-inchiesta dai risvolti inquietanti: nel dichiararmi totalmente estraneo a quanto emerge in queste ore dalle indagini, per correttezza verso la città e verso l'amministrazione comunale ho deciso di dimettermi dall'incarico che mi onoro di servire, rimetto pertanto da subito a disposizione dell'Assemblea Capitolina che mi ha eletto la mia carica. Nell'esprimere piena fiducia nel lavoro della magistratura sono certo che dalle inchieste in corso emergerà con chiarezza la mia totale estraneità ai fatti contestati". Ozzimo - Dimissioni anche per Daniele Ozzimo (Pd), assessore alla Casa: "Appresa la notizia di un'indagine in corso nei miei confronti, nell'ambito della maxi inchiesta, pur essendo totalmente estraneo allo spaccato inquietante che emerge dagli arresti effettuati stamattina, rimetto per senso di responsabilità e serietà il mio mandato da Assessore nelle mani del Sindaco non volendo in nessun modo arrecare danno all'amministrazione della città", spiega Ozzimo, che aggiunge: "Ho fiducia nella magistratura e sono certo che le inchieste che sono in corso dimostreranno la mia totale estraneità. La mia è una scelta sofferta, perché orgoglioso del lavoro portato avanti in questi mesi ma credo doverosa nei confronti della mia città".

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