Cerca
Cerca
+

"I Bagni Misteriosi" di De Chirico riapre al pubblico

default_image

Dopo 37 anni il complesso scultoreo torna nel giardino della Triennale

Eleonora Crisafulli
  • a
  • a
  • a

«Uno dei più grandi simboli dell'arte milanese». Così Letizia Moratti ha definito il complesso scultoreo “I Bagni Misteriosi” di De Chirico, nel giorno della sua inaugurazione. A partire dal prossimo sabato, l'opera potrà essere nuovamente apprezzata dal pubblico nel giardino della Triennale di Milano, grazie all'intervento di risanamento cominciato nel 2008 su progetto di Gianfranco Minardi e patrocinato dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l'azienda di prodotti chimici Mapei. Il sindaco di Milano è orgoglioso di consegnare ai cittadini un «autentico capolavoro del Novecento milanese», il cui recupero «ha voluto rispondere a quella domanda di bellezza che conferma Milano straordinaria capitale della cultura in ambito internazionale». Secondo l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, la vera novità «è che professionisti provenienti dalle imprese e dalle industrie possono volgersi alla cultura. De Chirico c'era e ci sarà, ma questa è la nostra novità, la novità della Milano che rappresentiamo». L'opera è stata realizzata nel 1973 da Giulio Macchi su progetto di De Chirico all'interno del Parco Sempione a Milano, in occasione della mostra Contatto Arte/Città (XV edizione della Triennale). È composta da vari elementi: due nuotatori, un cigno, una palla, una cabina, un trampolino e una fonte in pietra di Vicenza. Il fondo curvilineo è completato da un dipinto che simula il fluire delle onde. Creata con un materiale deteriorabile, conosciuto come “pietra di Vicenza”, l'opera aveva un carattere temporaneo. Nel corso degli anni ha subito un rapido deterioramento a causa delle condizioni ambientali, ma anche di frequenti atti vandalici. Oggi, grazie a una teca protettiva, diventa permanente. Sarà visibile ogni sabato e domenica nel giardino della Triennale, in viale Alemagna 6, dalle 10.30 alle 17. L'ingresso è gratuito.

Dai blog