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Spotify, ecco gli artisti e le canzoni più ascoltate di sempre

Leonardo Filomeno
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Spotify sempre più sotto i riflettori. A tenere alta l'attenzione sono i 10 milioni di utenti che pagano un abbonamento su oltre 40 milioni di iscritti. Se vogliamo, un'ulteriore boccata di aria fresca per un'industria musicale che nel 2013 è tornata a crescere, anche se solo del 2%, proprio grazie alle piattaforme di ascolto in streaming. Ma soprattutto, un numero di utenze paganti che sarebbe interessante sommare a quelle dichiarate singolarmente da piattaforme concorrenti come Deezer, Google Play, Rdio e compagnia cantante. Forte di questi dati, comunque, il gruppo svedese ha stilato una classifica degli artisti più ascoltati che dice tanto (se non tutto) sulla direzione intrapresa dalla musica pop negli ultimi tempi. Sul podio della chart maschile troviamo Eminem, seguito in seconda posizione dal dj francese David Guetta, che però batte tutti con la bellezza di 5.4 milioni di follower, mentre il rapper di Detroit ne ha soltanto 2,4 . I dj fanno piazza pulita ovunque, in altre parole. Tra le donne, la regina resta ça va sans dire Rihanna con 4.1 milioni di seguaci, seguita da Katy Perry che ne ha quasi 2,5. Lady Gaga si ferma al milione, praticamente al nulla assoluto, visto che parliamo di stelle della musica. Andiamo avanti. Il pezzo più ascoltato di sempre è Wake Me Up del dj produttore Avicii, che mentre scriviamo è vicino ai 239 milioni di ascolti. Più dell'indimenticabile Get Lucky dei Daft Punk, ascoltata 134 milioni di volte come singolo e quasi 55 grazie all'album Random Access Memories. Quasi 101 milioni di ascolti, infine, per Rather Be, il capolavoro dei Clean Bandit con Jess Glynne, successo assoluto anche nella Top 100 Pop Tracks on Spotify e canzone con il maggior numero di riproduzioni offline. Tirando le somme, da una parte abbiamo una notizia quasi scontata, ovvero l'ennesimo trionfo dell'indistruttibile coppia Rihanna & Eminem, i più ascoltati di sempre (o almeno fino ad oggi) su Spotify. Dall'altra, scopriamo con piacere una piattaforma che più danzereccia non si può, tra il trionfo di Guetta, Avicii e Clean Bandit e i comunque ottimi risultati dei Daft Punk. Come direbbe qualcuno, c'è tanta dance nell'aria. Lo dicono da tempo le classifiche, la rinnovata attenzione delle major dopo il benservito di fine anni 2000 e ora pure il social della musica per eccellenza. Chiudiamo con due notizie delle ultime ore. La prima riguarda il possibile approdo in Russia e in Brasile della piattaforma, già attiva in 56 paesi. Ma sono soltanto indiscrezioni. La seconda è sostanzialmente un altolà dell'amministratore delegato Daniel Ek alle voci insistenti di una quotazione in borsa di Spotify. Piedi di piombo, insomma, nonostante la posizione centrale degli svedesi nell'affascinante (ma ancora complesso) mondo dello streaming on demand. 

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