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In Serie A quattro esoneri. Premier League da record: tutti ben saldi alla loro panchina

Mirko Mazzola
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Poche ore fa è arrivata l'ufficialità dell'esonero di Zdenek Zeman dal Cagliari: a comunicarlo è stato lo stesso club sardo con un comunicato sul sito ufficiale. "Il Cagliari Calcio comunica che da oggi Zdenek Zeman lascia la guida tecnica della prima squadra. La Società ringrazia il tecnico e tutto il suo staff per il lavoro svolto in questi mesi con grande professionalità e dedizione". Sono pesate le due sole vittorie in 16 partite. Quella del Cagliari però non è la prima panchina della stagione a saltare in Serie A. Chi salta - Il primo a cadere è stato Eugenio Corini del Chievo il 19 ottobre a seguito della sconfitta per 3-0 con la Roma che valse alla squadra la quinta sconfitta in 7 giornate. Poi il 14 novembre c'è stato, l'oramai noto addio di Walter Mazzarri (suo primo esonero in carriera) che ha salutato i tifosi dell'Inter a seguito del deludente pareggio 2-2 casalingo col Verona. Il giorno dell'Immacolata è invece stata la volta del Cesena, che ha dato il ben servito a Pierpaolo Bisoli dopo 8 sconfitte, 5 pareggi ed una vittoria, più o meno la stessa media di Zeman quarto allenatore italiano ad essere stato licenziato prima di Natale. Un record - Ben saldi alle proprie panchine gli allenatori della Premier League che dal '95 non superava dicembre senza alcun esonero. Quest'anno il campionato inglese è più che mai equilibrato e nelle ultime giornate anche chi non era partito tanto bene come Louis Van Gaal alla guida del Manchester United, si è rimesso in scia. Negli altri grandi campionati di Europa il trend invece sembra riprendere quello italiano, quattro esoneri in Bundesliga: Slomka via dall'Amburgo, Keller dallo Schalke 04, Dutt dal Werder ed Armin Veh dallo Stoccarda; quattro anche nella Liga: Ferrer via dal Cordoba, Mendilibar dal Levante, Arrasate dal Real Sociedad e Francisco dall'Almeria.

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