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Rischio di eventi cardiovascolariVia libera della CE a evolocumab

La nuova indicazione è mirata alla prevenzione di infarti e ictus in pazienti con malattia cardiovascolare accertata. Amgen è impegnata a collaborare con le istituzioni per facilitare l'accesso alla terapia

Maria Rita Montebelli
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La Commissione Europea ha approvato una nuova indicazione per evolocumab in pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata (infarto del miocardio, ictus o arteriopatia periferica), per ridurre il rischio cardiovascolare abbassando i livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (C-LDL). Con l'ampliamento dell'indicazione, Amgen sta lavorando con le Istituzioni per favorire l'accesso a pazienti con malattia cardiovascolare accertata, a rischio di un altro evento. "Con la sua comprovata capacità di prevenire infarti e ictus, Repatha è un'importante risorsa per combattere una delle più grandi sfide di salute che affrontiamo oggi. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti in Europa, che potrebbe trarre beneficio dal trattamento con un inibitore PCSK9, rimane non trattata e a rischio di un evento cardiovascolare – ha affermato Anthony C. Hooper, vicepresidente esecutivo di Global Commercial Operations di Amgen – l'azienda è impegnata a livello globale a collaborare con le istituzioni per estendere ai pazienti eleggibili l'accesso alla terapia con Repatha, oltre a collaborare con la comunità scientifica per rendere disponibili soluzioni di valore per la gestione del colesterolo LDL". Tra tutti i fattori di rischio modificabili per infarto e ictus, la riduzione di livelli elevati di C-LDL è uno dei più importanti e di maggiore impatto. Tuttavia, anche tra i pazienti che attualmente assumono una terapia ipolipemizzante, molti hanno ancora elevati livelli di LDL e dunque rimangono a rischio di eventi cardiovascolari. “Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia e nel mondo e il C-LDL è uno dei fattori più importanti sui quali possiamo agire. Come dimostrano i risultati dello studio FOURIER, più abbassiamo i livelli di C-LDL e più si riduce il rischio di incorrere in eventi cardiovascolari come infarto del miocardio o ictus - ha  dichiarato Pasquale Perrone Filardi, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare dell'Università Federico II Napoli – L'ok della Commissione Europea all'estensione di indicazione di evolocumab è un'ottima notizia soprattutto per coloro che hanno già subìto un evento e che nonostante la terapia con statine non riescono a ridurre adeguatamente i livelli di colesterolo; questi, infatti, sono i pazienti più a rischio e quindi coloro che più possono beneficiare di questo tipo di terapia”. Repatha è un farmaco innovativo che ha dimostrato di ridurre significativamente il cosiddetto ‘colesterolo cattivo' (o C-LDL) in pazienti ad alto rischio, cioè coloro che hanno elevati livelli di LDL, sono affetti da malattia cardiovascolare e, nonostante la terapia statinica, hanno ancora livelli di colesterolo elevati. "Sappiamo che i pazienti con una precedente storia di eventi cardiovascolari hanno un rischio più elevato di incorrere interventi successivi, specialmente nel primo anno – ha affermato Sean E. Harper, M.D., vicepresidente esecutivo della Ricerca e Sviluppo di Amgen – Considerato l'elevato numero di pazienti a rischio di eventi cardiovascolari ricorrenti, siamo lieti che la Commissione Europea abbia approvato Repatha per la prevenzione di infarti e ictus in pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata. La scienza indica chiaramente che ‘più basso è il colesterolo LDL, meglio è' e questa approvazione sottolinea il ruolo di Repatha per i pazienti ad alto rischio per i quali le statine da sole non sono sufficienti". (EUGENIA SERMONTI)

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