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Huntington: la pedalata a Firenzeper aumentare la consapevolezza

Il 18 e il 19 maggio un doppio appuntamento per promuovere la cultura dell'attività fisica e tutte le informazioni utili per far conoscere la rete italiana impegnata nella assistenza, nel sostegno e nella ricerca della patologia

Maria Rita Montebelli
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Hd on the Bike e Open Day: un doppio appuntamento dedicato alla consapevolezza sulla malattia di Huntington che si terrà il il 18 e il 19 maggio a Firenze, organizzato da 'Noi Huntington', l'associazione italiana giovanile sulla malattia di Huntington. Lo scopo è quello di promuovere due giorni di sensibilizzazione, conoscenza, sport, musica e aggregazione all'insegna della consapevolezza e della condivisione. Insieme alla associazione Lirh Toscana e alla Fondazione lega italiana ricerca Huntington e sotto l'ombrello della European Huntington Association (EHA). Speranza nella ricerca e condivisione di una condizione che, benché rara, riguarda migliaia di persone, adulti e ragazzi, è l'obiettivo dell'HD On the Bike, una pedalata di 20 km inn bicicletta, con un percorso adatto a tutte le età, da Firenze a Campi Bisenzio. Il 18 maggio, a Firenze, alle ore 10.00 si partirà da Parco delle Cascine per arrivare, in bicicletta, a Campi Bisenzio presso la sede della Pubblica Assistenza. Per partecipare, è obbligatorio iscriversi: [email protected] oppure numero verde 800.388.330 e comunicare i propri dati anagrafici e la propria misura per la t-shirt. L'Open Day sulla patologia, pensato e realizzato proprio nel mese dedicato alla consapevolezza dell'Huntington, desidera mettere in rete persone che vivono esperienze simili, diffondendo e promuovendo la cultura dell'attività fisica e tutte le informazioni utili per far conoscere la rete italiana impegnata nella assistenza, nel sostegno e nella ricerca. Domenica 19 maggio, invece, all'Abbazia di San Miniato al Monte, è previsto concerto e open day sulla malattia rara a partire dalle ore 16.00. Un appuntamento semplice, divertente e piacevole per informarsi e parlare con specialisti, familiari e associazioni per saperne di più e avere strumenti per combattere il pregiudizio della rarità. (ANNA CAPASSO)

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