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Sanremo 2019, Mario Giordano e il brutto sospetto sul golpe rosso in giuria: "Così hanno fregato i puzzoni"

Giulio Bucchi
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Anche Mario Giordano parla (e si indigna) del Festival di Sanremo. Il conduttore di Fuori dal coro su Rete4 critica pesantemente il meccanismo che penalizza il televoto a favore della giuria d'onore. "Il voto popolare non conta una cippa, e allora questa giuria lo ribalta e decide che deve vincere Mahmood". Leggi anche: "Come sono andate veramente le cose in giuria". Severgnini e il golpe al Festival, cosa non torna Il "salotto vip" che regala la vittoria al "Marocco pop" del cantante italo-egiziano (prontamente strumentalizzato da ambienti culturalmente e politicamente attigui ai giurati stessi per bastonare a dovere Matteo Salvini) è, per Giordano, lo specchio di un atteggiamento molto diffuso anche a livello politico e finanziario, e per questo assai più pericoloso: "Mi viene il sospetto che questo metodo lo vogliano applicare anche ad altri campi: i puzzoni votano ma poi il salottino dei sapientoni dice che il voto popolare non conta niente". In sottofondo non ci sono le canzonette dell'Ariston, ma il mantra del rigore e del politicamente corretto dei "tecnici".

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