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Tumore alla prostata, gli obesi rischiano di più di avere recidive

Eliana Giusto
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L'obesità non è solo un fattore di rischio per lo sviluppo del tumore alla prostata ma anche per la ripresa della malattia. E' il risultato di una ricerca presentata alla Special Conference Obesity and Cancer: Mechanisms Underlying Etiology and Outcomes dell'American Association for Cancer Researc: gli obesi che hanno subito un intervento di asportazione totale della prostata (prostatectomia radicale) per un tumore hanno un rischio maggiore di recidiva. Leggi anche: Prostata, i cibi che devi evitare se non ti vuoi ammalare Lo studio, riporta Repubblica, è stato realizzato su 1100 persone: il 34% del campione obeso e il 19% affetto da sindrome metabolica (glicemia alta, obesità, livelli anormali di colesterolo o trigliceridi e ipertensione). E' emerso che a distanza di 4 anni dall'intervento la malattia era in ripresa nel 32,4% dei pazienti obesi ma solo nel 17% di quelli con indice di massa corporea normale. Peggio ancora per i pazienti con sindrome metabolica: in questo caso il rischio di recidiva è stato quattro volte quello riscontrato nei pazienti non affetti dalla stessa patologia. Il tumore alla prostata è la forma di cancro più comune negli uomini. In Italia si contano 35mila nuovi casi l'anno e 100 al giorno. Più di 80 volte su 100 la chirurgia o la radioterapia portano alla regressione della malattia. T

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