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Colesterolo, la verità dell'esperto sui valori del sangue

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Cristina Agostini
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Cos'è il colesterolo? E' vero che fa male? Proviamo a fare chiarezza. "Il colesterolo è essenziale per l'integrità e il funzionamento delle membrane di tutte le cellule, costituisce il mattone con il quale l'organismo fabbrica gli ormoni maschili e femminili, quelli della corteccia surrenale, rappresenta il precursore della vitamina D che si formerà sotto azione dei raggi ultravioletti, è il costituente essenziale della guaina mielinica che riveste le fibre del sistema nervoso e infine concorre in maniera determinante alla formazione della bile così importante ai fini della digestione", spiega il dottor Massimo Finzi a Dagospia. Leggi anche: "È la malattia che uccide di più, ma la ignoriamo". Lo studio definitivo Vero è che "un aumento della colesterolemia (colesterolo nel sangue) corrisponde un aumento progressivo delle malattie cardiovascolari" ma "se si vanno a considerare tutti gli eventi negativi (quindi non solo quelli cardiovascolari) assistiamo ad una cosiddetta curva ad U. Significa che solo nel tratto intermedio della curva si registra scarsa morbilità e mortalità, mentre queste aumentano sia per valori troppo alti che per quelli troppo bassi di colesterolo. I valori alti si accompagnano a disturbi vascolari, mentre quelli troppo bassi sembrano associati ad un numero più elevato di tumori polmonari, di casi di depressione e di altre patologie ancora in fase di studio. Il tratto intermedio della curva ad U, che corrisponde ad una migliore speranza di vita, colloca i valori ottimali del colesterolo tra 160 e 200 per l'uomo mentre nelle donne questi valori aumentano di 40 punti sia nei valori minimi che massimi". Nel colesterolo, poi, spiega Finzi, "si distinguono varie frazioni, ma le due più conosciute sono le frazioni HDL e LDL: la prima ha funzione protettiva mentre la seconda è più direttamente correlata al rischio cardiovascolare. Quindi a parità di colesterolemia è condizione più favorevole avere alta la frazione HDL". Attenzione poi "al giro vita: 102 per gli uomini e 88 per le donne; al di sopra di questi valori aumenta considerevolmente il rischio di infarto o ictus. Non meno importante è lo stile di vita: il fumo, il consumo di alcool, la sedentarietà".

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