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Insufficienza renale, ne soffre il 7-10% degli italiani: le regole dell'esperto per tutelarsi

Gloria Gismondi
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La Società italiana di nefrologia (Sin), nel corso del congresso nazionale di Rimini, ha reso noto che in Italia ben il 7-10% della popolazione adulta ha un'insufficienza renale di grado più o meno serio. Questo significa che oltre due milioni di italiani hanno reni che non riescono più a fare il loro lavoro di filtro, che consiste nel trattenere le sostanze utili all'organismo e lasciar invece andare le scorie. Un compito indispensabile. Purtroppo però la maggior parte dei soggetti si accorge di avere qualche problema, quando è ormai troppo tardi - sottolinea il Corriere della Sera -, in quanto si può arrivare a perdere fino all'80% della funzionalità, prima di avere sintomi evidenti. "Un calo progressivo della funzione renale è inevitabile con gli anni, ma sono pericolosi per questi organi la pressione alta, il diabete e l' obesità. Contro l'età non si può fare nulla, ma per evitare le altre malattie che favoriscono la malattia renale cronica sì", ha spiegato il presidente Sin, Giuliano Brunori. "Per tutelare la salute dei reni, quindi, è importante avere fin dall'infanzia uno stile di vita sano: una dieta corretta e povera di sale, per non favorire l'ipertensione, ed esercizio fisico regolare, per tenere alla larga obesità e malattie metaboliche", ha quindi reso noto. Leggi anche:Il programma di trapianto del rene che offre più possibilità ai riceventi Brunori ha voluto perciò scendere nello specifico: "Ipertesi, diabetici e anziani sopra i 65 anni sono le tre categorie in cui più spesso c' è un danno renale: queste persone, oltre a seguire correttamente le terapie prescritte per controllare pressione e glicemia, devono verificare la funzionalità renale almeno una volta l' anno".

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