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Canizie precoce, Melania Rizzoli: perché vengono presto i capelli bianchi e quali malattie possono nascondere

Cristina Agostini
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Quando spunta il primo è sempre un piccolo trauma psicologico, ed apparendo chiaro, anzi molto più chiaro degli altri, viene strappato con stizza dal suo proprietario ed esaminato con una lente alla luce del sole, nell'illusione che si tratti di un capello biondo cresciuto chissà come in mezzo alla chioma più scura, mentre invece è bianco e brillante lungo tutto il fusto, e quell' unico pelo spuntato è il primo sintomo che preannuncia la canizie (da canus: grigio in latino), ovvero l' inesorabile sopraggiungere dei capelli bianchi, che dal quel momento inizieranno ad imbiancare più o meno lentamente, ma in maniera inarrestabile. Il fenomeno insorge naturalmente intorno ai 30/40anni, a causa dell' invecchiamento fisiologico delle cellule che conferiscono il colore ai capelli, i melanociti (gli stessi responsabili del colore della pelle, di quello dei nei e dell' abbronzatura), che ad un certo punto della vita, e per motivi molto diversi, smettono di produrre melanina, il pigmento la cui carenza fa virare il colore del capello, qualunque sia quello iniziale, dal grigio perla al candore del bianco. La canizie però, può anche essere precoce, ed interessare giovani tra i 20 e i 25 anni, se non prima, ed in questi casi si tratta prevalentemente di fattori genetici, poiché queste persone dispongono nel loro Dna di un gene che "decide" già prima della maturità fisiologica, di non produrre più la melanina che colora i capelli, e non è detto che tale incanutimento precoce abbia una diretta discendenza dai genitori, perché potrebbe essere stato ereditato da qualche avo di cui è difficile recuperare memoria. Tra le cause patologiche della canizie precoce rientrano invece alcune malattie come l' anemia perniciosa, l' ipotiroidismo, l' omocistinuria, la vitiligine, i bassi livelli di sideremia e la malnutrizione, ma la causa più frequente è lo "stress ossidativo dei melanociti", sempre sulla base di una predisposizione genetica, e nei follicoli piliferi di questi capelli bianchi si riscontrano alti livelli di Perossido di Ossigeno, la sostanza simile all' acqua ossigenata usata comunemente per schiarire i capelli, che favorisce la comparsa di microscopiche bolle d' aria tra le cellule che li compongono, disintegrando il pigmento originale che li fa diventare precocemente bianchi lungo tutto il fusto, senza alcuna possibilità di potersi difendere immunologicamente da tale insulto ossidativo. Leggi anche: "La lezione delle tre meridionali". Coronavirus, un Feltri epocale: applauso alle nostre ricercatrici  In ogni modo non ci si deve preoccupare, perché i capelli bianchi precoci in questo caso non sono sintomo di malattia o di invecchiamento della persona, ma bisogna accettare che, qualunque sia la causa, essi non torneranno mai più del colore di prima, poiché, una volta innescato il processo di incanutimento, non esiste nessun rimedio miracoloso, terapeutico o farmacologico, per far ricrescere quel capello del suo colore naturale, in quanto è il suo follicolo pilifero, cioè la sua radice, a non essere più in grado di produrre melanina, per cui quando rispunterà esso sarà sempre bianco. NELLA STORIA - La canizie però, sebbene sia generalmente un processo fisiologico che dipende dall' età, da motivi genetici o costituzionali, è sempre più spesso anticipata e provocata da un forte stress, sia esso fisico od emotivo, da un grande spavento, da una profonda angoscia o da un terribile shock, come quello, per esempio, subìto da Maria Antonietta, i cui lunghi capelli diventarono bianchi in una sola notte quando venne arrestata e rinchiusa in cella in isolamento durante la Rivoluzione francese, o come la candida frezza sulla chioma di Aldo Moro, anch' essa apparsa in pochi giorni di stress acuto. Ma come è possibile che la paura o il dolore, due sentimenti impalpabili come l' aria, che sicuramente influenzano psicologicamente, siano in grado di far diventare improvvisamente i capelli bianchi? Per la prima volta uno studio dell' Università di Harvard, pubblicato sulla rivista Nature, ha stabilito il nesso tra lo shock subìto dal sistema nervoso e le cellule staminali che rigenerano i pigmenti, evidenziando che sotto stress il nostro cervello attiva il rilascio di grandi quantità di noradrenalina, il neurotrasmettitore che ci consente di agire con rapidità e forza di fronte ad una situazione di pericolo, e tale sostanza però viene assorbita in grandi quantità anche dalle cellule staminali che rigenerano il pigmento responsabile del colore dei capelli, favorendone la rapida riduzione con scomparsa della colorazione. Da tale ricerca viene anche resa nota la rapidità con cui le cellule staminali rigeneranti i pigmenti, che si trovano nel profondo del bulbo pilifero, durante lo shock emotivo vengono perse e distrutte, perché il loro esaurimento avviene in un tempo che varia da poche ore a pochi giorni, ed è sottolineato che, una volta sparite, non è più possibile rigenerarle. Tali risultati confermano inoltre come lo stress influisca non solo sui capelli, imbiancando le chiome, ma su molti altri tessuti ed organi del nostro corpo, il quale, sovrastato dall' affaticamento eccessivo, fisico e psicologico, non riesce più a bloccare i suoi effetti dannosi. Milioni di persone nel mondo hanno sperimentato l' incanutimento precoce da stress, che può avvenire anche sui peli pubici e in tutti gli altri distretti piliferi, ma mai prima d' ora era stato dimostrato scientificamente il meccanismo con cui lo shock potesse condurre in poche ore o in pochi giorni all' esaurimento e alla morte le cellule staminali del bulbo pilifero, con il danno permanente che ne deriva. Ad essere colpito comunque resta solo il colore del capello, perché quel capello, anche se bianco, è sano nella sua struttura e nella sua funzione e continuerà regolarmente a crescere, senza mai più virare la sua nuova tonalità "senile". ALOPECIA - Lo stress, oltre ad avere un ruolo chiave nella comparsa della canizie, può essere causa anche di fenomeni di alopecia o perdita diffusa dei capelli, come avviene, per esempio, nei periodi di esaurimento nervoso, nei casi di depressione o di carenze alimentari, ma tutti i capelli persi o caduti, se e quando ricominceranno a crescere saranno sempre di colore diverso da quello originale, cioè saranno inesorabilmente argentei. Comunque non bisogna spaventarsi per la comparsa improvvisa di capelli bianchi in età prematura, anche se osservare una ciocca bianca che fiorisce sulla chioma dalla notte alla mattina è sempre uno shock, perché il lato positivo della questione è che la reazione violenta del sistema nervoso alla situazione critica che ha causato l' imbiancamento, è stata soprattutto in grado di fronteggiare la grave urgenza, emergenza, pericolo o dolore acuto, mettendo in atto una battaglia osmotica, chimica, metabolica e psicologica che può aver lasciato sul terreno capelli morti e feriti, salvaguardando però, il più possibile, la morìa di cellule molto più utili, quelle dei principali organi vitali, quale cuore, fegato e cervello, senza i quali nessun capello al mondo sopravviverebbe, non solo al colore, ma al suo intero ciclo di vita. di Melania Rizzoli

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