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Qualità del sonno e stress,

il Cnr testa gli astronauti

Albina Perri
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Dimmi come dormi e ti dirò quanto ti stressi. Potrebbero essere riassunti così i primi risultati degli esperimenti condotti dal Centro Extreme, sulla qualità del sonno. Il team, composto dai ricercatori dell'istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, della Scuola Superiore Sant'Anna e dell'università di Pisa, è riuscito a dimostrare il rapporto diretto che lega il livello di stress e la qualità del riposo. “Abbiamo svelato correlazioni inedite e assolutamente inaspettate fra qualità del sonno e livello di stress”, osservano Remo Bedini del Cnr e Angelo Gemignani dell'Università di Pisa, cofondatori del centro multidisciplinare.  Per gli studiosi, quindi, a fare del sonno lo strumento ideale del riposo non è una questione di durata ma di modalità. “La misurazione del sonno – spiegano gli scienziati – basata su rilevazioni elettroencefalografiche non invasive e originali, sia per la registrazione sia per l'elaborazione dei segnali, getta le basi per poter misurare oggettivamente i livelli di stress del singolo individuo”. L'esperimento, condotto sui sei volontari (quattro russi e due europei)che, nei mesi scorsi, hanno trascorso 105 giorni in isolamento nellaprima simulazione di un viaggio su Marte, è giunto a delle conclusioni talmente rilevanti che ora il CentroExtreme  ha intenzione di estendere la sperimentazione a operatori come pompieri,militari, addetti alla protezione civile per misurare il livello distress delle varie categorie lavorative. ‘Mars 500'-  L'esperimento, chiamato ‘Mars 500', è stato condotto a Mosca daspecialisti dell'Istituto per i problemi biomedici dell'Accademia dellescienze russa, che dai primi voli di Gagarin controlla tutte le impresespaziali del Paese, in collaborazione con l'Esa. Per oltre centogiorni, l'estate scorsa, i sei astronauti del progetto 'Mars500' sonorimasti confinati nel simulatore spaziale (NEK), un ambienteparagonabile ad un sottomarino super-tecnologico, nel quale hannoriprodotto fedelmente un viaggio interplanetario verso il PianetaRosso, previsto per il 2020. Una palestra ideale per misura dellostress psicofisico che può avere anche effetti pratici. Ai confini della fisiologia - I risultati della sperimentazione sulla qualità del sonno, già pubblicati dal gruppo, saranno presentati a Pisa all'interno della conferenza internazionale: ‘Ai confini della fisiologia' presso la Scuola superiore Sant'Anna e l'Area di ricerca del Cnr. Durante l'incontro internazionale, in calendario domani e dopodomani a Pisa, i risultati preliminari dell'esperimento saranno discussi attraverso il raffronto e l'integrazione con le osservazioni e i risultati degli altri test, sempre legati allo studio degli effetti dello stress legato all'interazione uomo-ambiente, uomo-uomo nella simulazione del viaggio su Marte. I risultati preliminari, sono stati realizzati con l'analisi della ‘Sleep Slow Oscillation' , ossia dell'onda madre del sonno ad onde lente, quella che indica il sonno ristoratore. Questa ricerca, apre così uno scenario sulla potenziale misura attitudinale della persona allo stress, legata a un preciso periodo temporale e alle particolari condizioni operative in cui essa agisce, e potrà contribuire alla determinazione dei profilo di rischio dei singoli individui e dunque fornire un contributo essenziale alla moderna medicina predittiva.

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