Vertice di Copenaghen
svolta Usa: gas serra pericoloso
È cominciato il Vertice di Copenaghen, la conferenza mondiale indetta dall'Onu sul clima. Questa conferenza andrà a sostituire il protocollo di Kyoto, di prossima scadenza. Sono oltre 15 mila i delegati, provenienti da 192 nazioni. L'incontro, che durerà fino al 18 dicembre, si propone di imporre dei limiti alle emissioni di anidride carbonica per raffreddare di almeno 2 gradi la temperatura del pianeta. Nella seconda settimana saranno presenti anche molti capi di Stato e primi ministri. Il Vertice arriva quindici giorni dopo le rivelazioni sullo scandalo del "Climagate", di cui avevamo già scritto ai lettori di Libero. E cioè quelle centinaia di mail "rubate" agli scienziati del Cru che rivelano come abbiano truccato e falsato i dati sul surriscaldamento globale, ingigantendo la questione. E il vertice è iniziato con la svolta nella politica ufficiale americana. L'agenzia Usa per laProtezione ambientale (Epa) ha dichiarato infatti ufficialmente che i gas checontribuiscono all'effetto serra sono una minaccia per la salute umana.L'annuncio apre così la possibilità di un accordo efficace sullalimitazione dei gas serra al vertice e anche al Congresso di Washingtonper un intervento normativo che potrebbe nei prossimi mesi imporre perla prima volta un tetto alla produzione di gas inquinanti. A dare l'annuncio ufficiale è stata LisaJackson, direttrice dell'Epa, in una conferenza stampa a Washington.Jackson ha spiegato come il 2009 si pone come «l'anno in cui gli StatiUniti hanno iniziato a fronteggiare la sfida dei gas serra e a coglierel'opportunità di una riforma sull'energia pulita».Tornando al vertice,gli organizzatori hanno pensato di stabilire dei limiti vincolanti per le emissioni, anche se le dichiarazioni di diversi capi di Stato inducono a pensare che questo sarà impossibile. Nei giorni scorsi molte nazioni hanno tuttavia annunciato misure cautelari. La Cina, ad esempio, ha promesso di tagliare le emissioni di carbonio per unità di crescita economica, misurate nel 2005, del 40-45% entro il 2020; l'India ha promesso di tagliarle del 24% nello stesso periodo; gli Stati Uniti offrono un taglio del 17% entro il 2020. L'Unione europea è la più decisa, desiderosa di tagliare le emissioni del 20% al di sotto dei livelli del 1990. Frattini- «L'Italia vuole un accordopolitico vincolante»: è questo il messaggio per la conferenzadi Copenaghen trasmesso dal ministrodegli esteri italiano, Franco Frattini. Che aggiunge: «Non possiamo accettare accordi che siano vincolanti perqualcuno e un optional per altri».