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Vaccino Sputnik, drammatica indiscrezione di Burioni: "Il problema sembra molto grave", un enorme pericolo

 Roberto Burioni

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"Il problema di Sputnik sembra essere grave": l'allarme sul vaccino russo arriva dal virologo Roberto Burioni. L'esperto ha spiegato ai suoi follower su Twitter che "il vaccino dovrebbe essere costituito da virus incapace di replicarsi, mentre tutti i campioni analizzati in Brasile contenevano virus in grado di replicarsi. Non stupisce la bocciatura all'unanimità". Burioni, poi, ha condiviso l'articolo di un sito brasiliano nel quale si spiega perché il Paese di Bolsonaro abbia rifiutato lo Sputnik.

 

 

 

Il Brasile, in particolare, ha detto no al farmaco russo "per diversi motivi", fra cui spicca questo: "Contiene adenovirus replicante". Lo ha segnalato l'Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria brasiliana Anvisa: "L'ente ha affermato che ogni singolo lotto vaccinale dell'Istituto Gamaleya basato sul vettore virale Ad5 su cui hanno dati sembra contenere ancora adenovirus competente per la replicazione". Secondo Derek Lowe, chimico farmaceutico, il dato emerso riguardo all'adenovirus in grado di replicarsi, "probabilmente non causerà grossi problemi alla popolazione vaccinata, ma è un rischio completamente inutile. E se un tale vaccino sta andando a decine di milioni di persone (o più), sembra certo che ce ne saranno alcune danneggiate da questo problema evitabile". 

 

 

 

I vaccini basati sul vettore adenovirale, infatti, dovrebbero essere realizzati rimuovendo la maggior parte delle istruzioni del Dna dell'adenovirus e inserendo invece il Dna per creare antigeni del coronavirus. Il chimico farmaceutico Lowe, poi, ha sottolineato: "Quello che è emerso dall'analisi dell'ente brasiliano mette in discussione l'intero processo di produzione e controllo di qualità. Posso capire perché i regolatori brasiliani sono preoccupati".

 

 

 

 

 

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