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Vaccino, contagiati dopo la seconda dose? I sei mesi, un mistero sul Green pass

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Cosa succede se si contrae l'infezione da Covid dopo la seconda dose? Su questo il ministero della Salute non ha ancora fatto chiarezza. Il dubbio, infatti, è: bisogna comunque fare la terza dose dopo essersi negativizzati? Per ora, come spiega il Messaggero, si sa solo che "il certificato verde, dopo la guarigione, vede prorogare la sua durata di sei mesi e dunque, a rigore di logica, questo lasso di tempo dovrebbe valere anche per ricevere la terza dose successivamente al superamento della infezione".

 

 

 

L'ultima informazione su un argomento simile risale a due mesi fa, quando il direttore del settore della prevenzione del ministero Gianni Rezza ha firmato una circolare per rispondere ai dubbi in caso di contagio tra prima e seconda dose. Nel documento c'era scritto che chi si contagiava più di 14 giorni dopo la prima dose poteva anche non ricevere la seconda visto che l'infezione "è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose". In ogni caso, si precisava che non ci sarebbe stata nessuna controindicazione alla seconda dose anche se contagiati 14 giorni dopo la prima.  

 

 

 

Probabile che per la terza somministrazione valga lo stesso principio. Dunque, è possibile ipotizzare che chi si è infettato dopo la seconda dose debba aspettare almeno sei mesi prima di ricorrere al cosiddetto booster, la terza iniezione volta a rafforzare la protezione.

 

 

 

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