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Pfizer "ha pagato gli esperti". Covid e vaccini, l'accusa che può riscrivere la storia

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L'azienda farmaceutica Pfizer avrebbe giocato sporco sul vaccino anti-Covid. In particolare, avrebbe contribuito a screditare Astrazeneca, un altro vaccino contro il virus, molto più economico, che però non ha avuto la stessa fortuna degli altri farmaci. Stando a un’anticipazione della puntata di Channel 4, pubblicata dal tabloid Daily Mail e citata dal Fatto Quotidiano, la compagnia americana è stata accusata di aver pagato degli esperti per gettare delle ombre sul vaccino britannico. 

 

 

 

Il riferimento sarebbe ad alcuni relatori di un seminario, che si è tenuto in Canada l’anno scorso. Loro, infatti, hanno sostenuto che il prodotto di Astrazeneca, oltre a non essere efficace su persone immunodepresse, può far insorgere dei tumori. Un altro tema al centro della stampa inglese adesso è anche la differenza di trattamento riservata da Pfizer ai vari Paesi del mondo. Come ammesso dall'amministratore delegato Albert Bourla, infatti, l'azienda ha applicato prezzi diversi a seconda del tipo di Paese. Questo ha fatto sì che i vaccini arrivassero in abbondanza praticamente solo in quelli più ricchi. 

 

 

 

Il Financial Times ha intervistato Strive Masiyiwa, che coordina il team di vaccinazione dell'Unione Africana. Quest'ultimo ha spiegato come si è comportata Pfizer con lui. In particolare, ha raccontato che alla fine del 2020 si era accordato per la consegna di 2 milioni di dosi per il personale sanitario. La trattativa, però, è stata rinviata di mese in mese: "Continuavano a dirmi: la settimana prossima. Così siamo arrivati ad aprile”. Dopo aver saputo del contratto firmato con l'Europa, però, il coordinatore si è fatto sentire, chiedendo con urgenza i motivi del continuo rinvio. Alla fine, scrive il Fatto, "l’Unione Africana si è dovuta accontentare delle dosi regalatele dall’Amministrazione Biden".

 

 

 

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