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Gesù "non è morto di freddo": Sacra Sindone, il dettaglio che ribalta la storia

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Gesù non sarebbe morto di freddo. La rivelazione arriva da un neurologo ormai in pensione. Patrick Pullicino, medico divenuto sacerdote, è convinto che Gesù sia morto per una fatale emorragia. A causarla la lussazione della spalla portando la sua croce. Non a caso la Bibbia descrive come Gesù cadde mentre portava la croce, prima che il suo fianco fosse poi trafitto dalla lancia di un soldato romano, provocando la fuoriuscita di "sangue e acqua".

 

 

Non solo, perché l'esperto è convinto di saper spiegare perché, come racconta il Vangelo di Giovanni, "sangue e acqua" sgorgarono dal corpo crocifisso di Cristo. A suffragare le sue teorie, spiega, gli studi sulla Sacra Sindone. Per Pullicino infatti la posizione della spalla lussata dell'uomo è significativa. Quest'ultima sarebbe lontana dalla sua posizione naturale, tanto che la mano destra si trova 10 cm più in basso della sinistra.

 

 

Proprio la tensione della crocifissione avrebbe causato a Gesù la rottura dell'arteria succlavia - un paio di grandi arterie nel torace che forniscono sangue alla testa, al collo, alle spalle e alle braccia. Che a sua volta avrebbe provocato un'enorme emorragia interna e poi la morte. "A causa di questo allungamento del braccio destro, anche l'arteria succlavia/ascellare destra è stata sottoposta ad allungamento, poiché era una delle uniche strutture intatte rimaste che collegavano il corpo e il braccio destro", ha detto secondo quanto riportato dal Telegraph. E ancora: "È probabile che il trasferimento del peso corporeo alle braccia durante l'inspirazione abbia causato un ulteriore allungamento dell'arteria succlavia destra. Il trasferimento del peso alle gambe durante l'espirazione avrebbe invertito questo allungamento".

 

 

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