Cerca
Logo
Cerca
+

Cuore, la salute cardiaca dipende dal cervello: ecco come salvarsi la vita

 Cuore e cervello

  • a
  • a
  • a

Da tempo sappiamo che la prevenzione è fondamentale per la nostra salute ma per quanto riguarda gli anziani, soprattutto la loro salute cardiovascolare e cerebrovascolare, si sono avuti risultati diversi e a volte contrastanti, Ma su European Heart Journal, Jenni Lehtisalo e i suoi colleghi dell'Istituto di Medicina dell'University of Eastern Finland di Kuopio (Finlandia), hanno pubblicato uno studio effettuato sulla popolazione del Finnish Geriatric Intervention Study che dà risultati importanti. Riporta il Messaggero che sono stati analizzati 1259 soggetti fra 60 e 77 anni. A metà di essi è stato effettuato un periodico controllo multifattoriale consistente in interventi sulla dieta alimentare, sull'attività fisica e mentale (attraverso esercizi fisici e mentali appositamente programmati) e inoltre un controllo periodico del sistema cardiovascolare. L'altra metà ha invece proseguito la sua normale vita quotidiano con eventuali controlli consigliati dal medico di famiglia.

 

 

I risultati parlano chiaro: ictus e attacchi ischemici transitori si sono ridotti del 29 per cento nel gruppo d'intervento rispetto ai soggetti di controllo e gli attacchi cardiaci del 16. Ma attenzione, perché nei soggetti che prima della ricerca avevano malattie cardiovascolari pregresse gli incidenti cerebro-vascolari diminuiscono addirittura del 50 per cento circa e quelli cardiovascolari del 60 per cento.

 

 

Sappiamo poi che molte patologie del cuore possono interessare il cervello (per esempio la fibrillazione atriale può portare ad attacchi ischemici cerebrali acuti come un ictus) e viceversa stress importanti e altre malattie del cervello possono causare danni al cuore come aritmie o patologie simil-infartuali. Quindi la prevenzione dei fattori di rischio protegge cuore e cervello, in particolare nella popolazione anziana.

Dai blog