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Acqua potabile, piombo e lievito di birra: l'allarme, ecco cosa ci beviamo

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L'acqua potabile contaminata da metalli pesanti è un problema che sta aumentando in moltissimi paesi. Benché esistano dei limiti alle concentrazioni di metalli ammessi il problema persiste. Il piombo è il metallo principale contenuto nell'acqua e deriva dai rifiuti elettronici, dalle acque reflue, dalle lavorazioni industriali e dalle miniere. Questo metallo rimane poi nei sistemi di distribuzione idrica, dove vi rimane a tempo indeterminato dato che non si degrada.

 


Gli effetti del piombo sul nostro organismo sono estremamente pericolosi, soprattutto nei bambini. Esistono diversi metodi per eliminarlo come ad esempio la filtrazione, ma comunque richiedono un grosso impiego di energia e materiali costosi. Di fronte a questa emergenza, l'Unione Europea ha deciso di abbassare i limiti massimi per l’acqua potabile da 10 a 5 parti per miliardo, mentre secondo l’Environmental Protection Agency statunitense non esiste un livello accettabile o sicuro. L'ultima novità messa a punto dai ricercatori del Massachussetts Institute of Technology (MIT) potrebbe rappresentare una svolta.

 

 

Il nuovo metodo è basato su un materiale estremamente economico e potenzialmente gratuito che non richiede energia. L'ingrediente segreto è il lievito usato per produrre la birra, Saccharomyces cerevisiae, il quale una volta trasformato in massa disidrata da sciogliere nell'acqua, si trasforma in uno strumento ideale per il bioassorbimento e cattura da una soluzione che ne contiene una parte per miliardo, 12 milligrammi di piombo ogni grammo di peso secco. Al momento è un metodo testato solo in laboratorio e restano ancora diversi i punti da chiarire ma le premesse sono più che positive. Nel frattempo, si stanno studiando anche altri metalli pesanti che si trovano spesso nell’acqua come il cadmio o il rame, per capire se, come ci si aspetta, l’approccio sia estendibile a questi casi.
 

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