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I cani di Pompei trovano famiglia

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Il progetto (C)Ave Canem per la cura e l'adozione dei randagi dell'Area Archeologica

Eleonora Crisafulli
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I cani degli Scavi di Pompei sono stati adottati. Lucius, Eumachia, Mulvia e Vesuvius sono i protagonisti del progetto (C)Ave Canem, voluto dal commissario Marcello Fiori per la cura e l'adozione dei randagi dell'Area Archeologica. All'iniziativa collaborano Lav, Enpa e Lega nazionale difesa del cane. L'ultimo cucciolo adottato è Lucius, un meticcio dal manto nero di circa due anni, che oggi ha finalmente trovato una famiglia e una casa con giardino in provincia di Napoli. Anche gli altri cani del progetto sono in cerca di una sistemazione: Odone, Decius, Meleagro, Alleia, Caio sono ancora in attesa del migliore amico. Sono stati dotati di collare, medaglietta di riconoscimento e microchip, sottoposti alle cure necessarie, alle vaccinazioni e sterilizzati. Accuditi per il momento da attivisti Lav, sono un importante esempio di come sia possibile ottimizzare la convivenza con gli animali, tutelando la salute e il benessere dei randagi. Si possono conoscere gli amici a quattro zampe non ancora adottati o avere ulteriori informazioni presso l'area archeologica di Pompei o sul sito internet www.icanidipompei.it.

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