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Pandemia, il prossimo virus dopo il Covid: "Non siamo pronti", chi lancia l'allarme

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Il Covid, purtroppo, non è soltanto un lontano ricordo. Il virus è ancora tra noi, certo meno pericoloso e altrettanto certo la situazione è sotto controllo. Eppure, l'allerta deve restare alta, poiché nessuno potrebbe permettersi di pagare un prezzo alto quale quello che è stato pagato negli anni più difficili della pandemia.

E proprio su possibili e futuribili prossime pandemie ha detto la sua Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu, il quale ha detto chiaro e tondo che il mondo non sarebbe pronto ad affrontare nuovi virus con un impatto simile. "Dobbiamo fa di più", ha scandito Guterres in un messaggio in occasione della giornata internazionale per la risposta alle epidemie che sarà domani, mercoledì 27 dicembre. 

"Dobbiamo rinunciare al disastro medico e morale dei Paesi ricchi che si accaparrano e controllano le forniture mediche legate alle epidemie e assicurare che tutti abbiamo accesso alla diagnostica, ai trattamenti ed ai vaccini. Oggi il mondo non sarebbe pronto ad un'altra pandemia", ha aggiunto, riflettendo sulla risposta globale data dalla pandemia-Covid. 

 

Su iniziativa del presidente del consiglio europeo Charles Michel, sono in corso negoziati con l'Oms per un trattato globale sulle pandemie per migliorare i regolamenti e prepararsi alle future pandemie. Il trattato sarà adottato dall'Assemblea per la Salute mondiale, che si terrà dal 27 maggio al primo giugno del prossimo anni. In ogni caso restano dei punti controversi sulla bozza d'accordo che, tra le altre cose, regola la velocità con cui si devono condividere i nuovi patogeni, chi deve produrre i vaccini e le cure e come queste debbano essere distribuite a livello globale.

 

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