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Peste nera nell'uomo, "caso confermato": come si diffonde

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Dagli Stati Uniti arriva una notizia sconcertante. A un paziente in Colorado è stata diagnosticata la Peste Bubbonica. Il caso ha rappresentato un'occasione per gli esperti di eseguire nuove ricerche su quello che potrebbe rappresentare un punto di svolta: ci sarebbe un nuovo responsabile della malattia.

Anche i pidocchi potrebbero aver causato la pandemia che ha sconvolto l'Europa nel Medioevo. Il dottor David Bland ha condotto lo studio insieme ai colleghi del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (nel Maryland) e ha dichiarato che i risultati ottenuti "suggeriscono che i pidocchi potrebbero essere dei diffusori di Y. pestis più efficienti di quanto si pensasse in precedenza e potrebbero aver avuto un ruolo molto importante nelle passate epidemie, così come potrebbero averlo nei casi riscontrati oggi".

"La trasmissione della peste bubbonica da uomo a uomo è rara", chiarisce l'OMS, ma qualche caso si è già verificato a causa del contatto diretto con fluidi corporei infetti. Un essere umano può contrarre la "malattia nera" da un'altra persona solo quando questa sia in fase avanzata, cioè quando le lesioni sono arrivate ai polmoni. Solitamente, però, il bacillo Yersinia pestis è presente in roditori e altri piccoli mammiferi e si diffonde tramite la puntura delle pulci.

 

 

Il Madagascar è il Paese che oggi registra più contagi, con quasi 700 pazienti ogni anno. Un triste primato condiviso con Perù e Repubblica Democratica del Congo. l'Oceania, invece, può vantare di essere totalmente esente dal bacillo Yersinia pestis. Secondo quanto riportato dalla BBC News, nel periodo 2010-2015 sono stati 3.248 i casi nel mondo, di cui 584 decessi. La differenza, oggi, è che i bubboni che hanno tanto spaventato gli abitanti del passato possono facilmente scomparire grazie a degli antibiotici: i pazienti possono sperare in una completa guarigione

 

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