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Integratore, "nell'intimità non funzionava più. Poi...". Questo spot sulla Rai, "truffa": caso piccante, prodotto censruato

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Uno strano caso che verte attorno a un integratore alimentare, il Neradin. Uno strano caso in cui entra anche la Rai. Il punto è che il presidente del Comitato di controllo dell'Istituto di autodisciplina pubblicitaria, infatti, ha ritenuto contrario al regolamento lo spot del suddetto integratore diffuso sulle reti della Rai nel giugno 2021.

Ma procediamo con ordine. Come riporta ilfattoalimentare.it, nel messaggio pubblicitario un uomo di mezza età, in favor di telecamera, affermava: "Nell'intimità non funzionava più come prima e questo mi pesava molto... Poi ho scoperto Neradin. Con i suoi micronutrienti speciali contribuisce al mantenimento di normali livelli di testosterone. Neradin favorisce una vita attiva sotto le lenzuola". E ogni riferimento... è esattamente quello che avete colto anche voi.

 

Peccato però che secondo il Comitato di controllo, il messaggio favorisca una promozione ambigua circa le effettive caratteristiche del prodotto, e tutto ciò è in contrasto con l'articolo 2 del Codice. E ancora, secondo quanto stabilito, lo spot attribuisce a Neradin una funzionalità che trascende gli effetti riconoscibili a quelli abitualmente assegnati a un integratore alimentare. Già, se ne parla come se fosse una sorta di Viagra. E questo anche se nella pubblicità non venga indicata correttamente la natura del prodotto. 

 

E ancora, il messaggio, secondo il Comitato di controllo, sottovaluta l'importanza di un controllo medico per una precisa valutazione di un eventuale problema della sfera intima, che richiede precisi approcci terapeutici. Insomma, uno spot del genere è stato ritenuto pericoloso poiché indurrebbe il pubblico all'autodiagnosi.

 

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