La bufala sulla carne importata corre sul web

di Attilio Barbieridomenica 7 settembre 2025
La bufala sulla carne importata corre sul web

2' di lettura

Sul web viaggia una quantità incredibile di bufale. E i cibi - assieme ai vaccini - sono uno dei temi preferiti da pseudo influencer e bufalari inconsapevoli per racimolare clic a valanga. Di recente mi sono imbattuto in una fake news segnalatami da un lettore. Tiziano, un “creatore di contenuti digitali”di cui ometto volutamente il cognome, ha pubblicato sui social a fine luglio un video breve in cui si indigna per la quantità di carne importata esposta nei banconi di un punto vendita di una nota catena.

«Supermercati italiani siamo alla follia: carne bovina da ogni parte del mondo!», scrive nella descrizione Tiziano, aggiungendo: «Eppure gli allevamenti di carne bovina in Italia sono fin troppo numerosi e producono quantità spaventose di carne, tanto che il fabbisogno della nostra nazione è abbondantemente soddisfatto. Per quale motivo allora arriva questa carne dall’estero?».
Tiziano non può definirsi un influencer in senso stretto, ma il video sulla carne importata ha registrato 297.112 visualizzazioni. I commenti sono appena 187, anche se ha ottenuto 1.551 “Mi piace”. Vi risparmio le considerazioni sui commenti. Mi limito a riportarne uno, quello di Alessio, secondo il quale la carne straniera abbonda sui banconi «perché abbiamo firmato per essere obbligati ad importare un tot di ogni prodotto dall’estero. Volevate l'Europa unita?», conclude, « Eccola».

Naturalmente l’Italia non ha firmato nulla che la obblighi a importare merci dall’estero, men che meno derrate alimentari. Ma sui social, oramai funziona così: vince chi la spara più grossa. E le bufale finiscono per essere amplificate da commenti non meno falsi rispetto al post. Già, perché non è vero - come sostiene l’aspirante influencer - che gli allevamenti in Italia siano «troppo numerosi» e producano «quantità spaventose di carne, tanto che il fabbisogno della nostra nazione è abbondantemente soddisfatto». Secondo gli ultimi dati dell’Ismea, l’Italia produce appena il 40% del fabbisogno interno di carne bovina, il restante 60% lo dobbiamo importare. Va meglio con la carne suina e i salumi per i quali la produzione nazionale arriva al 63%, mentre siamo autosufficienti per la sola carne di pollo di cui produciamo il 106% del fabbisogno.