Gli hamburger artificiali, quelli a base di proteine vegetali, stanno perdendo la sfida che hanno lanciato alla vera carne. E la perdono così male che a Wall Street molti operatori cominciano a parlare di «bolla della carne plant based». I numeri lo confermano. Le alternative alla vera carne pesano appena l’1% del mercato e le loro vendite sono crollate del 17% solo quest’anno, dopo il calo del 7% fatto segnare nel 2024.
I big del settore vanno male. Alcuni malissimo. Beyond Meat, l’ex corazzata della carne artificiale ha perso in borsa dalla quotazione il 93,8% del valore e Neat Burger, la catena di hamburger vegani di Hamilton e DiCaprio, è stata posta in liquidazione.
Mentre le aziende del settore sono sempre più in difficoltà, la scorsa settimana la Commissione agricoltura del Parlamento europeo ha votato a sorpresa una modifica al Regolamento 1308 del 2013 che vieta di utilizzare la denominazione «carne» per i prodotti artificiali, introducendo un lungo elenco di designazioni riservate a bovini, ovini e pollame.