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Coronavirus, allarme per i "Covid-like": pazienti con gravi polmoniti ma negativi al tampone

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I tamponi non danno certezze. Numerosi i casi di polmoniti con tamponi negativi. Casi, questi, che sono stati ribattezzati Covid-like e che hanno travolto tutta Italia. L'ultima denuncia arrivata da Taranto dove Mario Balzanelli, presidente della Società italiana 118, ha raccontato di molti pazienti negativi a due tamponi, ma con un quadro radiologico tipico del Covid-19. Situazione confermata anche da Fabrizio Pregliasco. Il virologo dell'Università di Milano e direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi non ha dubbi a riguardo: "Abbiamo rilevato polmoniti anche in pazienti asintomatici o poco sintomatici", ha confermato su Radiology: "Ci sono stati anche falsi negativi in pazienti con sintomi conclamati. Questo ci deve far riflettere sul fatto che il tampone naso-faringeo ha margine di errore del 2-3 per cento. Dipende dalla sensibilità del test, che potrebbe non rilevare basse cariche virali, ma anche da come viene eseguito l'esame. I falsi negativi non sono solo del coronavirus, altre malattie come rosolia o epatite possono dare risultati non precisi".

 

 

Uno scenario che crea indubbiamente preoccupazione perché potrebbero essere tanti, anzi, tantissimi, i casi di contagi che sfuggono al monitoraggio. "È evidente - ha fatto eco Balzanelli - che i tamponi possono non rilevare la positività, questo dato emerge dalla nostra esperienza e il numero è decisamente alto, il che ci induce a ritenere che il numero attuale di positivi alla malattia sia di molto sottostimato. E se circa 50 pazienti su 100 (positivi) sono risultati negativi a due tamponi nonostante avessero la malattia, vuol dire che sfugge alla contabilità dei contagi praticamente la metà degli infetti".

 

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