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Coronavirus, "indagine-lampo" sulle varianti. Rumors dal ministero della Salute: troppi morti in Italia, un terribile sospetto

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Il numero dei nuovi positivi è in calo, ma il numero delle vittime continua a non scendere. Nei reparti ordinari sono ricoverate 23.742 persone, in aumento di 94 rispetto a due giorni fa. Per gli esperti sono le varianti a frenare la discesa della curva epidemica. Il direttore del dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha parlato specificatamente di una "questione varianti", che complica la lotta al coronavirus. E adesso  il ministero e l'Istituto Superiore di Sanità vogliono istituire un'indagine "lampo" per capirne gli effetti.

 

 

 

La mutazioni del virus "sono un punto cruciale, fanno sì che l'epidemia scenda così poco nonostante misure importanti prese in questi mesi. Del resto la variante inglese, che praticamente ormai è il nostro virus ha una trasmissibilità del 50 per cento superiore al ceppo precedente", spiega al Giornale Rezza.  Così il ministero ha spedito una circolare per sollecitare le regioni, i loro laboratori, a raccogliere e sequenziare oggi i campioni, inviandoli all'Istituto Superiore di Sanità entro il 29 aprile alle 12. "Al fine di stimare la diffusione delle varianti  è stata disegnata un'indagine rapida che prenderà in considerazione i campioni notificati il 20 aprile 2021, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico",  è scritto nella circolare.

 

 

 

 La ricerca dovrà studiare la prevalenza delle varianti che suscitano maggiore preoccupazione: la britannica (lineage B.1.1.7), la brasiliana (P.1) e la sudafricana (B.1.351). Ma l'indagine si occuperà anche di una nuova variante brasiliana (P.2) e di quella nigeriana (B.1.525). Verrà scelto un campione "in maniera casuale" fra i positivi, garantendo se possibile "una rappresentatività geografica e per fasce di età". L'indagine prenderà in considerazione 4 macro-aree: Nord Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia), Nord Est (Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia). 

 

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