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Neo, il dettaglio che fa la differenza tra la vita e la morte: dermatologia, il peggiore degli allarmi

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Da specialisti e dermatologi arriva l’allarme sui nei nascosti sotto ai tatuaggi. Un problema molto sottovalutato, ma che può avere delle conseguenze molto gravi. Lo scrive Il Messaggero, che dà conto dell’incontro online avvenuto negli scorsi giorni tra gli specialisti dell’Intergruppo Melanoma Italiano, secondo i quali è in corso una vera e propria emergenza che dovrebbe preoccupare le oltre 7 milioni di persone che hanno almeno un tatuaggio: si tratta di quasi il 13 per cento della popolazione italiana. 

 

 

Per gli esperti è quantomai importante fare attenzione ai nei nascosti sotto ai tatuaggi: sta infatti diventando sempre più frequente la scoperta in ritardo di danni seri della pelle a causa degli occultamenti dipendenti dagli inchiesti. Il consiglio generale è di mantenere almeno un centimetro di distanza tra il neo e il disegno, ma ben pochi dei tatuati presta attenzione a ciò. “I nei non vanno mai tatuati - ha sottolineato Giuseppe Scarcella, responsabile nazionale del dipartimento laser&high tech dell’Italia society of plastic-regenerative and oncology dermatology - questo può fare la differenza tra la vita e la morte. Visto che una diagnosi tardiva può rivelarsi fatale”. 

 

 

I tatuaggi non sono responsabili della comparsa dei tumori della pelle, ma spesso nascondono completamente il neo che può presentare mutazioni sfuggevoli anche ad occhio esperto. A differenza dell’inchiostro nero, quello colorato può invece comportare dei problemi: “I colori - ha spiegato Ignazio Stanganelli, presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano - possono creare artificialmente i cosiddetti melanomi sospetti perché non consento di studiare correttamente i nei”. 

 

 

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