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Omicron, approvata la pillola antivirale Pfizer: "Come e per chi funziona", un terribile presentimento

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Pfizer e Moderna

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Dall’Ema è arrivato il via libera: gli Stati possono usare la pillola antivirale Pfizer. È il primo trattamento ufficialmente approvato e va ad affiancare il vaccino per far fronte alla nuova emergenza, determinata dalla diffusione della variante Omicron, che sta prendendo sempre più piede anche in Europa. Basti pensare che nelle ultime 24 ore il Regno Unito ha fatto registrare quasi 90mila contagi e che anche l’Italia, uno dei migliori Paesi dal punto di vista della gestione della pandemia, ha ritoccato il suo massimo a oltre 26mila casi giornalieri.

Il medicinale Paxlovid della Pfizer può quindi essere utilizzato per il trattamento di adulti che presentano il maggior rischio di sviluppare la malattia grave. La pillola deve essere somministrata il prima possibile dopo la diagnosi di Covid ed entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi: “I due principi attivi del medicinale - si legge nelle raccomandazioni dell’Ema - PF-07321332 e ritornavi, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme due volte al giorno per cinque giorni”.

Non è casuale che il via libera dell’Ema sia arrivato proprio ora: in tal modo le autorità nazionali possono decidere l’utilizzo precoce del medicinale prima dell’autorizzazione all’immissione in commercio, ad esempio in contesti di emergenza, come quello attuale in cui stanno schizzando contagi, ricoveri e morti in tutta l’Unione europea. I dati sulla pillola antivirale sono incoraggianti: su 607 pazienti che l’hanno assunta entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi, soltanto 6 sono stati ricoverati, mentre nessuno è morto.

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