Con l’arrivo dell’inverno l’influenza torna a farsi sentire e i casi stanno aumentando in tutta Italia. A far parlare gli esperti è soprattutto la variante K del virus influenzale A(H3N2), che secondo le analisi presenta sette mutazioni rispetto ai ceppi degli anni precedenti. Non si tratta di una variante più pericolosa, spiegano i medici, ma di un virus che sembra diffondersi con maggiore facilità, anche perché molte persone hanno oggi meno difese immunitarie rispetto al passato. Circostanze che incombono sul Natale: molti italiani, insomma, rischiano di rovinarsi le feste con una brutta influenza.
I sintomi sono quelli tipici dell’influenza, ma spesso più intensi: febbre alta e improvvisa, brividi, dolori muscolari e articolari, forte stanchezza, mal di testa e tosse secca. In alcuni casi compaiono anche mal di gola e disturbi gastrointestinali. La maggior parte delle persone guarisce nel giro di pochi giorni, ma nei soggetti più fragili come anziani, bambini piccoli e persone con malattie croniche, l’infezione può complicarsi.
Negli ultimi mesi i medici segnalano anche un aumento dei casi di polmonite, soprattutto come complicanza dell’influenza. Si tratta di situazioni che possono richiedere il ricovero ospedaliero e che si manifestano con sintomi come difficoltà respiratoria, tosse persistente, peggioramento della febbre e senso di oppressione al petto. Proprio per questo gli esperti invitano a non sottovalutare l’influenza e a consultare il medico in caso di peggioramento dei sintomi.
A richiamare l’attenzione è anche il virologo Fabrizio Pregliasco, che parla di una stagione influenzale impegnativa, simile a quella dello scorso anno. Secondo il Prof Pregliasco, il virus dell’influenza continua a cambiare e le mutazioni, come quelle osservate nella variante K, fanno parte della sua evoluzione naturale. A rendere il quadro più complesso contribuisce la contemporanea circolazione di altri virus respiratori, come Covid e virus respiratorio sinciziale, che possono colpire nello stesso periodo.
Il messaggio resta però rassicurante: la vaccinazione antinfluenzale continua a essere uno strumento importante, soprattutto per proteggere le persone più vulnerabili e ridurre il rischio di complicazioni come la polmonite. Anche le semplici misure di prevenzione come lavarsi spesso le mani, arieggiare gli ambienti, evitare contatti stretti in presenza di sintomi , possono fare la differenza.
In sintesi, l’influenza di quest’anno si diffonde più facilmente, anche a causa della variante K con sette mutazioni, e nella maggior parte dei casi si risolve senza conseguenze. Tuttavia, soprattutto per i soggetti fragili, è importante prestare attenzione ai sintomi e non trascurare i segnali che possono indicare complicazioni più gravi.




