Arrestato l'attore Alberto Gimignani: "Riciclaggio di telefoni cellulari rubati"
Questa volta al "Distretto di polizia" c'è finito davvero. L'attore Alberto Gimignani deve fare i conti con la giustizia vera, fatta di carcere e tribunali. L'attore toscano si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Roma, a due settimane esatte dall'ordinanza di arresto che pendeva sul suo capo. Le accuse che gli vengono contestate dal gip, Massimo Di Lauro, vanno dal furto alla ricettazione. Il suo volto è legato ad alcune delle più celebri serie televisive italiane, dal Commissario Rex a Distretto di Polizia. La doppia vita - Quella dell'attore, infatti, sembra non fosse l'unica attività del 54enne accusato dal pm della Dda Tiziana Cugini e dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo di essere l'informatico di una banda di stranieri che rubava telefonini, tablet e apparecchi elettronici ai turisti in vacanza nella Capitale. Secondo quanto accertato dall'indagine dei carabinieri gli iPhone di nuova generazione finivano nel laboratorio nascosto dello stesso Gimignani che, sfruttando le sue conoscenze tecniche, riusciva a renderli irrintracciabili scaricando da internet alcuni codici che sbloccavano gli apparecchi. I telefonini venivano poi rivenduti in parte nel mercato di Porta Portese ed in parte in Nord Africa. Il giro d'affari generato dal sodalizio criminale era di circa 60.000 euro al mese, ma all'attore finivano solo le briciole, circa 30-40 euro per ogni smartphone sbloccato.