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Feltri e le foto di Marianna Madia: "Peggio della volgarità solo l'ipocrisia"

Lucia Esposito
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Anche l'editorialista del Giornale, Vittorio Feltri, commenta il caso delle fotografie del ministro Marianna Madia pubblicate da Alfonso Signorini sul settimanale Chi. La posizione di Feltri, al riguardo, è molto chiara: peggio della volgarità di quelle fotografie c'è solo l'ipocrisia". "Durante il regno di Berlusconi il progressisti avevano scoperto che un premier non può scopare con chi gli garba: adesso che comandano loro si sono spinti a considerare reato fotografare una compagna ministra che si sta gustando un cono": un atto, quello di succhiare che evocherebbe il sesso orale. Signorini, pertanto, sia condannato, sospeso dalla professione, magari radiato per aver osato mostrare una renziana con la lingua in azione". Certamente, spiega Feltri, certe immagini sbattute in prima pagina non rappresentano un esempio di buon gusto ma "nemmeno la prova di una violazione della legge". E poi cita il caso del 2011, quando lui fu fotografato in un ristorante con accanto l'onorevole Melania Rizzoli. "Il titolo era: Feltri scala la Rizzoli. Nessun fiato. L'Ordine dei pennini zitto. Per il ministro Madia, invece, si è mobilitato il mondo intero al grido: "lasciate che la Madia lecchi ciò che le pare, ma in segreto". Da qui la conclusione: "Peggio della volgarità c'è solo l'ipocrisia. In un Paese di leccaculo ci si stupisce che una lecchi qualcos'altro davanti al reporter"  

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