Massimo D'Alema presenta i suoi vini: quelli del Pd lo snobbano, tra gli ospiti vip c'è solo un onorevole di Forza Italia
Meglio la cena romana di Renzi che i vini di Massimo D'Alema. I politici del Pd hanno deciso: tutti dal premier al suo (esclusivo) galà di finanziamento. E così la presentazione delle quattro bottiglie de La Madeleine, l'azienda vinicola di Baffino, è stata un flop. Lussuoso il teatro, l'hotel Rome Cavalieri, prestigiosi gli ospiti del settore (il grande enologo Riccardo Cavalieri, a fianco di D'Alema insieme a Bibenda e alla Federazione italiana sommelier) eppure il parterre è stato misero. Come sottolinea Andrea Cuomo sul Giornale, ad applaudire la nuova vita del fu Lider Massimo, tra calici e pasta e fagioli come accompagnamento c'erano pochissimi vip, sebbene l'ingresso fosse di soli 5 euro (contro i 1.000 richiesti per attovagliarsi chez Renzi). E se molti amici del Pd gli hanno dato buca, c'era tra i tavoli un ospite bipartisan, Paolo Russo di Forza Italia. E così tra un Nerosé, uno Sfide 2012, un Pinot Nero e il gran finale con il NarnOt 2011 si brinda al successo vignaiolo, consacrato dai 5 grappoli della guida Bibenda e dal 98/100 di Veronelli. Mente rubata alla politica, ma perlomeno braccia consegnate alla campagna con gaudio (soprattutto di chi al Rome Cavalieri non c'era).