Claudio Scajola, il colpaccio: vende la casa "a sua inasputa" e guadagna 1 milione di euro
Un colpaccio, firmato da Claudio Scajola. Al centro del business l'ormai celeberrimo "mezzanino" al Colosseo, la casa a sua insaputa che gli è costata anche un processo per finanziamento illecito, che si è concluso in appello con la prescrizione dopo l'assoluzione in primo grado. Ora Scajola è riuscito a vendere la casa al Colosseo. Come rivela Il Fatto Quotidiano, il 16 ottobre scorso la moglie dell'ex ministro, grazie alla delega del marito, ha firmato l'atto di vendita dell'appartamento al primo piano con vista sui fori imperiali davanti al notaio Paolo Becchetti. Prezzo di vendita? Un milione e 630mila euro, dei quali 50mila riferiti ai mobili presenti nell'appartamento. Una maxi-plusvalenza, per "sciaboletta", che nel luglio del 2004 aveva pagato l'immobile 610mila euro, un prezzo considerato di favore e che lo aveva fatto finire nella bufera. Dunque, a distanza di dieci anni, l'ex ministro incassa 970mila euro di plusvalenza, al netto dei lavori di restauro effettuati 10 anni fa, al prezzo di 100mila euro, cifra che secondo l'accusa nel processo sarebbe stata pagata da Diego Anemone. Giallo sul tesoretto - Ora resta da capire che fine farà questo gruzzoletto. Già, perché Scajola nel settembre del 2010 aveva promesso in un'intervista al Corriere della Sera: "Vendo la casa e offro la differenza in beneficenza". Quindi il parziale cambio di rotta a maggio 2012, dopo la firma del preliminare di vendita, quando proprio al Fatto Quotidiano aveva spiegato: "Sto valutando un gesto ancora più forte, ma che non vi posso dire adesso, lo dirò al momento in cui farò il rogito. I quello che prometto l'ho mantenuto sempre". Il Fatto, da par suo, rende noto di aver provato subito a ricontattare Scajola, nel frattempo travolto dagli arresti per la vicenda Matacena e che ora gli impongono l'obbligo di dimora. Ma al cellulare dell'ex ministro dello Sviluppo economico risponde solo la sua voce registrata: "Non sono al momento raggiungibile".