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Fabio e Mingo, ora Striscia la Notizia lancia la caccia all'uomo. "Ricercati" tre possibili complici

Leonardo Grilli
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La saga dell'allontanamento di Fabio e Mingo da Strisca la Notizia non accenna a concludersi. Nella puntata andata in onda venerdì 15 maggio Ficarra e Picone hanno rivolto ai telespettatori un appello per localizzare tre presunti complici che avrebbero aiutato i due ex inviati a realizzare i servizi falsi. “Torniamo sulla questione della redazione pugliese: noi abbiamo la necessità di identificare queste tre persone. Ringraziamo chiunque possa aiutarci”. L'avvocato - Francesco Maria Colonna, avvocato dei due attori baresi, è rimasto molto contrariato da quanto fatto sa Striscia: “è un comportamento aggressivo, sbilanciato rispetto alle capacità dei miei clienti, in quanto si stanno utilizzando mezzi che certamente non sono alla portata dei cittadini, piegati ad attività di polizia giudiziaria». È un comportamento “scorretto dal punto di vista processuale, perché l'attività di indagine deve essere svolta dalla polizia giudiziaria oppure a seguito di indagini difensive”. La vicenda - I servizi incriminati scoperti da Striscia sono quelli che smascheravano un falso avvocato e una maga sudamericana. Esaminando i due servizi, realizzati dalla redazione pugliese, sono risultati falsi: “Abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa della maga sudamericana non esiste - le parole del Gabibbo - e anche quella del falso avvocato era una messa in scena. E a noi già questo basta: è una cosa grave, seguiranno azioni legali per accertare le responsabilità. Non tutti hanno la nostra sensibilità”. Dopo la cacciata dal programma l'11 maggio è arrivato anche l'annuncio della procura di Bari, che ipotizza il reato di truffa e simulazione di reato, capi di accusa che possono costare dai 2 ai 6 anni di reclusione.

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