D'Alema e Camusso, assalto brutale a Napoli: "Andatevene, vergogna!", come li hanno tappato la bocca
Una cinquantina di studenti dei collettivi studenteschi napoletani ha occupato l'aula 2 della facoltà di Giurisprudenza dell'università Federico II di Napoli dove è in programma un convegno con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso e il presidente della fondazione Italianieuropei Massimo D'Alema. Gli studenti hanno avuto un breve scontro con le forze di polizia che presidiavano l'ingresso e sono riusciti a sfondare il cordone di sicurezza e a occupare l'aula. Lo svolgimento del convegno a questo punto è in forse. Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, si è allontana lentamente dall'ingresso della facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli mentre un corteo di un centinaio di studenti l'ha seguita a distanza urlando "jatevenn" (andatevene, ndr.). È l'epilogo di un pomeriggio brevissimo a Napoli per la leader sindacale che avrebbe dovuto partecipare assieme a Massimo D'Alema a un convegno nella facoltà dell'ateneo federiciano. Prima di andare via, Camusso si ferma e guarda gli studenti che in silenzio espongono per qualche minuto un lungo striscione con la scritta "Esclusi & precari per colpa vostra. Napoli #verso17". Compare anche un cartello con la scritta "D'Alema fai qualcosa di sinistra: vattene" e riprendono i cori e gli applausi al grido "Jatevenn", andatevene, in napoletano. Una timida trattativa degli organizzatori con gli studenti che avevano occupato l'aula destinata al convegno non ha sortito alcun effetto. Sempre tra gli organizzatori circola voce che D'Alema sia bloccato alla stazione in attesa che si definisca il da farsi. Decisione presa in pochi minuti: il convegno non può tenersi e Camusso si allontana definitivamente, lasciando un commento amaro. "Quando si impedisce di discutere liberamente si fa un danno a tutti. Certo che mi dispiace",dice