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Salvini e Boldrini, lite in tv dalla Gruber: "Incapace", "non sai niente"

Eliana Giusto
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Lui su di lei: «È incapace e razzista con gli italiani». Lei su di lui: «È ossessionato dall' immigrazione e non conosce l' Abc». Lui e lei hanno cercato di mantenere il sorriso per tutta la puntata, così da nascondere l' antipatia reciproca. Ma Matteo Salvini e Laura Boldrini se le sono date di santa ragione, in una battaglia dialettica ospitata nel salotto di Lilly Gruber. Su La7. Ieri sera. Con la conduttrice che, in più d' una occasione, ha punzecchiato il leghista. Pronti, via. Comincia Matteo, invitato a motivare la definizione della Boldrini «incapace e razzista con gli italiani». LE PRIORITÀ Secondo Salvini, la presidente non s' è occupata abbastanza di «giovani, pensionati e lavoratori italiani» spendendo le energie per «immigrati e finti profughi». La terza carica, candidata con Liberi e Uguali, alza il cartello "#risorseboldriniane" e ringrazia il rivale: «Mi ha buttato addosso un' onda di odio, ma mi è arrivata anche tanta solidarietà». Per questo, dice la Boldrini, molti la stanno aiutando per finanziare la campagna elettorale. Lei: «Non difendo i criminali». Lui: «Quindi è d' accordo con le espulsioni?». Lei: «Le domande le fa la Gruber». La padrona di casa non incalza, mentre la Boldrini accusa: l' immigrazione è regolata dalla «legge Bossi Fini, che è inadeguata e crea irregolarità». Boccia anche il reato di «immigrazione clandestina, voluto dal centrodestra e che però è stato un errore. Gli sbarchi sono aumentati». E qui s' apre una bella scazzottata, con Salvini che rinfaccia: «Siete al governo da anni!» e la presidente che dice no, «non governo io!». La rissa si sposta sul tema espulsioni. Come si possono fare? Salvini promette di moltiplicare gli accordi con i paesi d' origine «come ha fatto la Svezia». Mentre argomenta, la Boldrini alza il cartello "#Parole Parole Parole". E punge: «Salvini, vada a ripetizione dal governatore Maroni, quello che sta dicendo non si può fare». Quindi si passa a Macerata, con la terza carica che conferma: «Salvini è un cattivo maestro», e si riferisce al pistolero Luca Traini «fotografato insieme» al leader leghista «e candidato» col Carroccio. Salvini si trattiene, la Gruber gli ricorda che «ora gli sbarchi sono diminuiti», e quindi il leghista tira fuori una busta arancione dell' Inps. E rivela che è arrivata a una ragazza con problemi e che andrà in pensione «solo nel 2047». Quindi elenca la legge Fornero, gli spesometri, la scuola. Tutti nodi che «quando sarò al governo» dice di voler sciogliere, mentre il centrosinistra «s' è occupato di ius soli». LA STIZZA La Boldrini reagisce stizzita, rivendica d' aver tagliato le spese della Camera («350 milioni in 5 anni»), giura di non aver dimenticato i terremotati. «Però sono ancora fuori casa!» attacca Salvini. Salta su la Gruber: «Boldrini non rappresenta il governo!», e quando il leghista chiede di bloccare il provvedimento che «farà uscire da galera tutti gli spacciatori con una condanna inferiore ai quattro anni», l' esponente di Liberi e Uguali strilla: «Sono all' opposizione, Salvini non ha i rudimenti. Le sfugge l' Abc», quindi rivendica d' essere una «figura terza» e il leghista colpisce: «Però sta facendo campagna elettorale». Matteo si scusa per aver definito la sua interlocutrice «una bambola gonfiabile», un paio d' anni fa, e ovviamente la Boldrini accusa il Carroccio d' essere poco comprensivo con le donne: «Non sono bambole gonfiabili». Lei: «Pensate al problema della denatalità». Lui: «Va bene, ma le donne non sono dei panda». La Gruber suona il gong. Fuori dallo studio, il leghista sbotta: «Capisco perché non si è candidata nella sua Macerata». di Matteo Pandini

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