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Mario Furlan confessa: "Io, compagno di banco di Fabio Fazio, ero un vero bullo e menavo tutti i giorni"

Andrea Tempestini
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"Sono stato un vero bullo. In seconda e terza media pestavo compagni di scuola a cadenza quasi quotidiana". La confessione è firmata da Mario Furlan, fondatore dei City Angeles, che in questi giorni in cui si parla, e parecchio, di bullismo, sente bisogno di fare mea culpa. Una storia di riscatto, la sua: dal bullismo all'assistenza ai senzatetto per strada. Ma non solo. Perché Furlan rivela anche di essere stato compagno di banco di Fabio Fazio, sul quale snocciola aneddoti gustosi. Furlan andava a scuola "in Liguria. Ad Albissola Marina. Ma la prima media l'avevo fatto a Savona, compagno di banco di Fabio Fazio. Era ancora la fase in cui le prendevo e mi vergognavo a farmi vedere da lui, che era un raro caso di primo della classe che si faceva rispettare per la simpatia, imitava Mike Bongiorno e Renzo Arbore e tutti ridevano. Era il mio modello irraggiungibile". Leggi anche: Fazio, che frecciata alla De Filippi e alla D'Urso... Dunque, sulla sua esperienza da bullo, premette: "Alle elementari e in prima media, la vittima ero io. Mi prendevano in giro e mi picchiavano perché ero goffo, magro, con gli occhiali. Mi costringevano a girare la scuola con un cartello con scritto sono gay e ci stavo male perché, per paura di prenderle, non mi ribellavo. Mamma mi diceva difenditi, impara a darle ma non ci riuscivo". Poi, Furlan passò dalla parte dei cattivi. Dunque rivela di aver smesso di bulleggiare "al ginnasio, dopo aver atterrato uno con una mossa di judo. Mamma mi aveva mandato fare arti marziali perché le era rimasta l'idea di me com'ero alle elementari. Ho smesso di picchiare perché, quando mi guardavo dentro, non ero contento. Fare male agli altri ti fa stare male: per riuscirci, devi convincerti che l'altro non è una persona".

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