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Che tempo che fa, Carlo Cottarelli: "Uno choc recessivo esterno ci porterebbe alla crisi del 2011"

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Matteo Legnani
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"Dovesse arrivare uno shock recessivo esterno anche modesto, a quel punto, partendo da questa nostra posizione di deficit e di spread, allora la crisi diventerebbe molto molto probabile". Così Carlo Cottarelli, ex commissario alla Spending Review, tornato alla ribalta in qualità di ospite fisso a "Che tempo che fa" da Fabio Fazio su Rai1, risponde alle domande di Fanpage.it sui possibili scenari economici futuri. "Ovviamente il governo ha un'altra speranza, ovvero spera che attraverso questa spesa pubblica il Pil possa crescere, non soltanto nell'immediato ma anche in futuro. In sostanza, aumentando il deficit vorrebbero dare una spinta all'economia, ma questo tipo di spinta poi si esaurisce nel primo anno, e la loro speranza dunque è che la manovra possa avviare il motore. Il governo sostiene addirittura che questa manovra provocherà una riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil permanente, ma io non conosco Paesi che abbiano avuto successo con questa strategia", aggiunge. Sul rischio di un "remake" del 2011, Cottarelli afferma "Io credo che con questi valori di bilancio i rischi rispetto a uno scenario simile al 2011 siano aumentati, ma è da vedere quando questi rischi si materializzeranno. Secondo me comunque non siamo ancora arrivati a questo punto. Io ho sempre detto che un deficit fino al 2% il mercato l'avrebbe retto - infatti stiamo vedendo le reazioni a un valore più elevato - ma non siamo ancora in una situazione simile a quella del 2011, ci possiamo però arrivare". Leggi anche: Fazio costretto a confessare: quanti soldì dà la Rai a Cottarelli per ogni puntata a Che tempo che fa"

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