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Lecce, l'avvocatessa che si offriva al pm: "Ha offerto anche l'amica. E a letto...". Dettagli scabrosi in aula

Matteo Legnani
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"La donna non mostra alcun tipo di sentimento, di passione, di desiderio, nei confronti del pm (anzi da alcune conversazioni emerge l'avversione per le sue fattezze fisiche) è mossa solo dalla convenienza dello scambio tanto che al dottore Arnesano offre anche la sua amica, avviandola a sicure richieste di contro favori sessuali e dispensando strategie di attesa per non concedersi subito, prima di avere ottenuto quanto promesso dal magistrato”. Così il magistrato nell'ordinanza di custodia cautelare disposta per l'avvocatessa Benedetta Martina, 32 anni, che da tre giorni si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di aver dato prestazioni sessuali al pm della procura di Lecce Emilio Arnesano (che si trova in carcere) in cambio di favori nei procedimenti penali che riguardavano suoi clienti ma anche una visita medica per la figlia e il superamento della prova orale dell'esame di abilitazione alla professione forense di un'amica. Alla presenza del suo difensore, l'avvocatessa si è presentata nelle scorse ore davanti al gip, che l'ha sentita per circa un'ora e che, appunto, ha riservato per lei parole durissime: "Si presentava dal dottore Arnesano impreparata sui procedimenti per i quali chiede aiuto sapendo che la definizione del procedimento dipende esclusivamente dagli incontri sessuali e dalle effusioni scambiate con lui". Leggi anche: Lecce, pm e avvocatessa travolti dallo scandalo: "Favori sessuali"

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