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Sanremo, Carla Bruni al Festival e duetto con la Littizzetto

La top ed ex première dame all'Ariston: si temevano contestazioni per il suo appoggio a Battisti, Fazio tira un sospiro di sollievo

Giulio Bucchi
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Sono le 21.42 e un applauso soffuso, un po' contenuto, accoglie l'ospite d'onore della seconda serata del Festival di Sanremo, Carla Bruni. Per una sera, dopo la lezione del disastroso Crozza del debutto, sul palco dell'Ariston niente politica ma solo musica. O meglio, la politica è insita nella presenza di Carlà, perché l'ex top model è da anni beniamina della gauche francese nonostante sia diventata la première dame dell'odiatissimo presidente di destra Nicolas Sarkozy. Ma la politica, questa volta, riguarda un'altra questione: l'appoggio dato in tutti questi anni dalla Bruni all'ex terrorista Cesare Battisti, rifugiato a Parigi e poi scappato in Brasile proprio grazie all'appoggio degli intellettuali transalpini. E così il miagolio accompagnato da chitarra acustico e batteria da cameretta di Chez Keith e Anita, primo singolo estratto dal secondo album Little french songs è solo un pretesto. Fabio Fazio la accoglie da grande star internazionale prima di presentarle la sua concittadina torinee, Luciana Littizzetto. Duetto poco pepato, con la solitamente caustica comica decisamente sdraiata, e poi via alla Chanson de Carla Brun, stornello sulle note del primo grande successo della Bruni, Quelqu'un m'a dit. Si ride della differenza di destini tra la bellissima-bravissima-fortunatissima top e la sfigatissima Luciana. Si chiude così, con l'applauso e i salamelecchi del solito Fazio, senza contestazioni. E questa potrebbe essere una notizia, quest'anno.

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