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Giorgia Rossi, l'asso Mediaset. Non solo Balalaika: Rai, un autogol Mondiale

Giulio Bucchi
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Non sappiamo chi vincerà i Mondiali (e come potremmo?) ma sappiamo chi li ha già vinti fuori dal campo, ovvero Mediaset. È una questione di investimento azzeccato (i diritti sono costati poco più di 70 milioni di euro), di pubblicità venduta (la raccolta ha già superato quota 80 milioni e continua a crescere), di ascolti oltre le previsioni e di pubblico tolto «a milionate» alla concorrenza. Per «concorrenza» si intende ovviamente la Rai, che avrebbe potuto azzardare un tentativo d' acquisto dei diritti «senza Italia» (e quindi assai convenienti) e, invece, ha scelto di stare a guardare secondo l' assunto «in mancanza degli azzurri la rassegna interesserà ben poco». Leggi anche: Pazzesca Giorgia Rossi, oscura anche Belen Rodriguez Dati esplosivi - Il risultato è piuttosto evidente e certificato dal bilancio-record delle prime 16 partite trasmesse in chiaro: 64 milioni di appassionati hanno seguito le telecronache su Canale 5 e Italia 1, oltre 10 milioni di telespettatori in più rispetto alla prima fase di Brasile 2014 trasmessa da Mamma-Rai e da Sky. Certo, quattro anni fa il servizio pubblico offriva solo una partita in chiaro, mentre il resto era esclusiva del satellite, ma è anche vero che a suo tempo nel conteggio rientrava Italia-Inghilterra che da sola ottenne 15 milioni di telespettatori (a mezzanotte ora italiana, tra l' altro). Ma, dicevamo, la scelta del Biscione di offrire tutto «in chiaro» è vincente anche perché, in contemporanea, la Rai ha optato per una dannosa «non-controprogrammazione»; il tutto in un periodo - il mese di giugno - già di per sé parecchio complicato per i palinsesti tv. Esempio: il concerto benefico (e carico di «ospitoni») che tutti gli anni Carlo Conti conduce su Rai 1 (Con il cuore - Nel nome di Francesco) martedì sera si è fermato al 14,8% di share contro il 24,3% e 5.3 milioni di telespettatori di Russia-Egitto. In generale, fino ad oggi, la media-share delle partite-mondiali è di più di 4 milioni di spettatori con il 27,47% di share (31,77% sul target commerciale): un' enormità, soprattutto se si pensa che non tutte le partite hanno avuto l' appeal della splendida Portogallo-Spagna 3-3. I numeri salgono verticalmente per i match di prima serata, che hanno toccato 6.2 milioni di spettatori, il 30%di share (record per Brasile-Svizzera con 7.4 milioni e 36.33% di share) e hanno lasciato le briciole alla concorrenza. ...E in Borsa - Partite a parte, funziona tutta la programmazione Mondiale: 7.5 milioni le visualizzazioni delle partite viste sul web e sui dispositivi mobili; 150mila download per l' app ufficiale, oltre alla programmazione pre e post-partite (Balalaika a parte, che fatica a tenere le medie-Mondiali). Un bagno di sangue per la Rai, costretta a combattere il «sacro calcio» con Techetechete, NCIS, VoxPopuli o le classiche repliche estive. Da ultimo, Piazza Affari. Secondo gli esperti di Mediobanca la crescita della raccolta pubblicitaria relativa ai Mondiali rappresenterà un elemento catalizzatore per il prezzo dell' azione Mediaset, che da inizio anno è scesa del 12% e, di conseguenza, ora diventa parecchio appetibile. di Fabrizio Biasin

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