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Sfera Ebbasta, la foto-provocazione della vergogna: cosa si è disegnato in faccia dopo la strage di Corinaldo

Giulio Bucchi
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Oltre la decenza. Sfera Ebbasta ha atteso poche ore prima di annunciare, via social, il suo "gesto di cordoglio" per i 6 morti, cinque ragazzini e una mamma, alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo (Ancona). E ovviamente, quel gesto è l'ennesima "trovata mediatica" del trapper di Ciniselleo Balsamo, fatta a uso e consumo dei suoi fan su Instagram: un nuovo tatuaggio in faccia. Sei stelline sulla tempia sinistra, come le persone che hanno perso la vita nell'attesa di vederlo dal vivo. Gionata si è tatuato 6 stelle. 6 come le vittime nella discoteca di Corinaldo dove quella sera si sarebbe dovuto esibire. Possiamo solo immaginare cosa stai passando.. troppe chiacchiere, poco rispetto verso di te. Forza King, noi siamo e saremo sempre con te ❤️ @sferaebbasta pic.twitter.com/qcTKV7ozGo— Sfera Ebbasta Fans (@SferaFan) 9 dicembre 2018 Dopo il dramma, in cui è coinvolto indirettamente, il cantante è finito nella bufera per vari motivi: il ritardo venerdì sera che avrebbe appesantito il clima dentro il locale. Il concerto era previsto per le 22, quando perà Sfera era appena arrivato a Rimini, per una cena di compleanno e una performance alla discoteca Altro Mondo Studios. Di fatto, si è messo in auto quando a Corinaldo stava per compiersi la tragedia, dopo 3 ore di attesa vana e tensione crescente. Leggi anche: Dov'era Sfera Ebbasta prima del concerto della strage. Agghiacciante verità Molti poi hanno preso spunto da questa vicenda per mettere sotto accusa i suoi testi, pieni di riferimenti a rapporti sessuali brutali, violenza, droga ed eccessi. Nulla di nuovo sotto il sole (critica comune a molti eroi della musica giovanile dagli anni 60 a oggi, indipendentemente dalla qualità della loro proposta) ma un'aggravante visto il clima "regole zero" che si respirava alla Lanterna azzurra. Il guaio è che il provocatorio trapper su questa immagine di "dannato" continua a camparci anche ora, quando sarebbe stato più decoroso il silenzio, almeno per qualche giorno ancora.

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