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Vieni da me, Giampiero Mughini si confessa dalla Balivo: "Quando ero povero", il suo dramma in diretta

Giampiero Mughini

Ventura Cigno
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Giampiero Mughini, ospite a Vieni da Me di Caterina Balivo, si lascia andare commosso al ricordo della sua infanzia e della guerra: "Ero povero". Durante l'appuntamento di oggi 14 gennaio, Mughini ha svelato nuovi retroscena della sua vita. Al gioco della cassettiera ha esordito parlando della casa e della famiglia in cui è cresciuto. Un vero e proprio tempio d'amore che lo ha nutrito a lungo. Ha ricordato come i primi anni della sua vita siano stati segnati dalle difficoltà economiche. A tal proposito non sono mancati degli aneddoti: pur giocando spesso a calcio non poteva permettersi delle scarpe adatte, così ne usava un semplice paio da passeggio per tutte le occasioni quotidiane. Continuando sulla scia dei ricordi, Mughini ha detto di avere ancora ben impresso il ricordo della Seconda Guerra Mondiale: "Ricordo i partigiani che vennero a fissare una mitragliatrice dalla finestra delle mia casa. Poi l'angolazione non andava bene e andarono via”. Un'immagine molto nitida con la quale fa tutt'oggi i conti. Insolito, invece, il rapporto con il padre. Quando all'epoca si separò dalla madre, Mughini ha provato disagio nel dover spiegare perché il papà non vivesse più in casa con loro. Ma non ci ha pensato due volte a difendere la madre quando il padre la accusò di frequentare già un nuovo uomo. Ha completato il quadro di famiglia facendo un paragone con i fratelli: lui era indubbiamente il più farfallone perché era insolito, a quei tempi, che un ragazzo si dedicasse alla cultura senza concretizzare molto dal punto di vista professionale. È anche per questo che il padre gli assegnò la casa più piccola e lui, sapendo il motivo, accettò senza opporsi.

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