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Sanremo 2019, la vittoria di Mahmood può rovinare la Rai: truffa al televoto, risarcimento stratosferico?

Gino Coala
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La polemica sul ribaltone del televoto al Festival di Sanremo rischia di costare carissimo alla Rai. La parola alle cifre: Viale Mazzini rischia una multa da 5 milioni di euro, che potrebbe arrivare dall'Antitrust. L'associazione dei consumatori Codacons guidata da Carlo Rienzi ha preso le difese di tutti quei telespettatori che hanno votato da casa, pagando, per poi vedere il proprio voto completamente stravolto dalla giuria di qualità. Leggi anche: Golpe sinistro a Sanremo: ecco come sono andate davvero le cose Il ricorso presentato dal Codacons si basa fondamentalmente sullo stravolgimento del risultato che ha portato alla vittoria del rapper Mahmood, a discapito di Ultimo, arrivato secondo, nonostante avesse ottenuto percentuali più alte dal televoto. "La pratica commerciale è scorretta - dice il Codacons nel testo del ricorso - considerato che il voto schiacciante del pubblico da casa, a pagamento, che aveva premiato Ultimo, è risultato annullato e ribaltato dalla giuria d'onore e dalla sala stampa, che hanno decretato la vittoria di Mahmood". Leggi anche: Sanremo 2019, il Codacons diffida la Rai: "Vittoria-truffa di Mahmood" Il sospetto avanzato dal Codacons al Garante della concorrenza è che lo scopo degli organizzatori del Festival fosse di spingere i telespettatori a votare solo per fare cassa: "È evidente che indurre i telespettatori a spendere soldi per il televoto lasciando loro intendere che possono determinare la classifica finale del Festival, e poi consentire ad altri soggetti di modificare totalmente il voto del pubblico, potrebbe realizzare la fattispecie in oggetto. Senza contare i canali ufficiali, subendo un possibile danno economico".

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