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Striscia la Notizia, "ricatti e disistima: non siamo amici". Ficarra e Picone, parole grosse prima del via

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Ficarra e Picone tornano alla conduzione di Striscia la Notizia, su canale 5, da lunedì 28 settembre alle 20 e 30. Per i due comici, ormai veterani del programma, si tratta della 17esima edizione. Il duo, indissolubile sia sul grande che sul piccolo schermo, ha parlato di Striscia come di un telegiornale vero, "bello perché si rinnova sempre". Ma si è lasciato andare anche a qualche dichiarazione su Antonio Ricci, fondatore e autore della trasmissione. "A volte ci scontriamo perché noi facciamo una battuta e lui ci dice che è troppo poco: dovete fare di più, non c’è qualcosa di più forte?", hanno rivelato Ficarra e Picone al Corriere della Sera.

 

 

 

Secondo loro, infatti, è giusto fare satira, ma senza decidere a priori cosa dire: "Non ha senso, la satira è libertà. L’unico limite è quello del buongusto, ma anche il buongusto è personale...è sempre pericoloso quando si comincia a dire cosa si può fare e cosa no; cosa si può dire e cosa no". E della politica cosa pensano? A questa domanda la coppia ha risposto: "Ormai ognuno può dire quello che vuole perché si è capito che l’attenzione della gente si è abbassata ai minimi storici: puoi dire A oggi e B domani; insultare uno oggi e dire domani che non è vero. È scoraggiante, noi ci ridiamo sopra che è l’unico modo per sopravvivere".

I due non si smentiscono neanche durante l'intervista e, quando viene chiesto loro del rapporto che li lega, non esitano a fare ironia. Tant'è che Ficarra dice: "Il segreto è sempre quello: i ricatti, la disistima... Non abbassare mai la guardia, quando la abbassi Picone ti frega. Ci sono momenti in cui si è affezionato a me ma sono stati pochissimi: è come affezionarsi a una cravatta, a un abito". Pronta la risposta di Picone: "Il segreto è non illudersi che sia amicizia".

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