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Mahmood, da Sanremo al grattacielo bruciato: "Mi vedevo diverso, mia mamma era spaventata". Una angosciante confessione

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Alla ricerca dell'equilibrio perduto. La vita di Mahmood assomiglia alle montagne russe. Il rapper milanese diventato famosissimo con la hit Soldi al Festival di Sanremo nel 2019 (portata qualche mese dopo anche sul palco dell'Eurovision, senza la stessa travolgente fortuna) sarà ospite della puntata d'esordio di Domenica In, in studio a Rai1 da Mara Venier. Ma prima ha rilasciato una intervista dal sapore di confessione al settimanale 7 del Corriere della Sera in cui rivela quanto sia stato difficile "riprendersi" dal successo dell'Ariston che ne ha, di fatto, stravolto la vita. 

 

 

 

 

Alessandro Mahmoud, questo il suo vero nome all'anagrafe, è cresciuto a Rozzano, hinterland di Milano con la fama di ambiente "difficile". "Un padre poco interessato (e poi sparito), la vita complicata e modesta in periferia. Cicciotto, con gli occhiali da vista, una specie di vittima predestinata del bullo della scuola. Che, tra l'altro, «aveva la pelle più scura della mia»", spiega il magazine riportando le parole dell'artista. La vittoria a Sanremo gli ha aperto le porte della fama, di un altro mondo. Dischi, concerti, viaggi, maggiore tranquillità economica. Ma non psicologica. 

 

 

 



"Dopo Sanremo mia madre si è spaventata, mi vedeva diverso, capiva che non mi riconoscevo. Quando mi sono ritrovato io, si è tranquillizzata lei", racconta Mahmood alla scrittrice Teresa Ciabatti, che lo intervista per il servizio di copertina di 7. "Rispecchiandomi vedevo una figura oscura con la coda da scorpione", è la sua immaginifica metafora. Per il 28enne non è un momento tranquillo: poche settimane fa è scampato al rogo del grattacielo Torre del Moro di via Antonini, periferia Sud di Milano, che lo ha lasciato senza la casa in cui si era trasferito proprio dopo il grande exploit sanremese. Anche questo, in fondo, sarà un nuovo inizio. 

 

 

 

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